Scienza e tecnologia

Incott G23 Pro recensione: mouse gaming con switch sostituibili, 8.000 Hz di polling rate, super leggero

È il secondo mouse gaming di casa Incott di cui vi parlo, e c’è un valido motivo: nonostante si tratti di un brand ai più sconosciuto, sta facendo dei passi in avanti mostruosi, tanto da riuscire a competere con quelli più blasonati. E il bello è che lo fa proponendo dei prezzi a dir poco stracciati sullo store MechKeys. Eccoci quindi in compagnia di Incott G23 Pro, un mouse che si crede un po’ una tastiera meccanica, visto che integra un meccanismo per cambiare abbastanza facilmente gli interruttori dei tasti principali. E come se non bastasse, anche le altre specifiche sono al top. Scopriamolo insieme!

Unboxing

Iniziamo come di consueto dalla confezione.  C’è qualche sorpresa, che serve appunto a far capire la natura del prodotto. Nell’edizione Pro che ho provato ci sono il ricevitore 8K, un cavo in corda con la parte USB-C maschio leggermente reclinata, manualistica, una pinza per estrarre gli interruttori (ne troviamo di simili nelle tastiere meccaniche) e una selezione di micro switch per sostituire quelli già montati. Ci sono anche dei piedini in PTFE aggiuntivi e adesivi da apporre sul fondo dei micro switch.

Caratteristiche tecniche

Incott G26 è disponibile in due versioni: quella classica e la variante Pro, protagonista di questa recensione. La variante Pro arriva con il ricevitore 8K utile a usare il mouse in modalità 8.000 Hz di polling rate. Ha anche un sensore leggermente diverso, che raggiunge i 45.000 DPI e che ha altri valori migliori del modello non Pro. Tolti questi dettagli, sono lo stesso mouse. Vediamo quindi la scheda tecnica:

  • Sensore: PAW3950ES-KING, DPI fino a 45.000 (scatti di 50 in 50), 750 IPS, 50G
  • Polling rate: 125/250/500/1000/2000/4000/8000 Hz
  • Lift-Off Distance: 0,7/1/2 mm
  • Connettività: USB-C con cavo dedicato 180 cm, Wi-Fi 2.4 GHz
  • Switch Tasti: Huano transparent blue pink dot (sostituibili)
  • Numero pulsanti: 6
  • Encoder Rotellina: TTC Gold dust-proof
  • Batteria: 500 mAh, fino a 143 ore (a 1.000 Hz), ricarica rapida (50 minuti)
  • Dimensioni: 126 x 63,5 x 40 mm
  • Peso: 65 g

Incott G26 Pro, così come l’altro modello di cui vi ho parlato non troppo tempo fa, rientra nella categoria dei mouse leggeri.

Si parla di circa 65 grammi, una vera piuma. Considerate che marchi più blasonati come Logitech G o ASUS si fanno pagare care caratteristiche fisiche del genere. La scocca esterna è bella solida, e non presenta flessioni o punti deboli.

Le dimensioni sono leggermente più accentuate del precedente Incott, ma più in linea con altri dispositivi super leggeri come il ROG Harpe ACE di ASUS: si parla di 126 mm di lunghezza per una larghezza di 63,5 mm. L’altezza è pari a 4 mm. Diciamo quindi che è pensato per mani medio grandi. Le forme sono simmetriche, ma i pulsanti laterali sono presenti solo sul fianco sinistro, quindi è pensato prevalentemente per un’utenza destrorsa.

A livello hardware, il mouse di Incott sfrutta un sensore PAW3950ES-KING personalizzato proprio per questo modello. È migliore del più diffuso PAW3395, visto che raggiunge più alti valori di sensibilità e accelerazione. Il polling rate della versione Pro raggiunge 8.000 Hz in Wi-Fi: tanta roba, il valore massimo raggiungibile dai più avanzati mouse sul mercato.

Nulla vieta di usare step intermedi, meno onerosi in termini di carico di lavoro sul PC. Considerate poi che anche mettendo il polling rate a 8.000 Hz, non sempre si sfrutterà a pieno questa frequenza di comunicazione. Date un’occhiata allo screenshot sottostante e alla sua didascalia.

Anche impostando il polling rate a 8.000 Hz, è difficile che il mouse sfrutti del tutto questo valore. Questo perché il dispositivo raggiunge 0,125 ms di frequenza di trasmissione solo e soltanto se ne ha davvero bisogno. Comunque già il fatto che l’Incott G23 Pro superi i 4.000 Hz vuol dire che al momento giusto può arrivare anche a 8.000.

Durante la ricarica potete usarlo in modalità cablata a 1.000 Hz. L’ottimo cavo in simil PARACORD è strutturato per non darvi fastidio durante l’utilizzo, quasi azzerando del tutto l’attrito, quindi in fase di ricarica avrete pochi problemi di utilizzo (se non appunto il polling rate castrato). Nell’arco di 50 minuti circa la batteria è piena e pronta per essere riusata.

Sul fondo troviamo due ampi piedini in PTFE, più un terzo che circonda il sensore. Tecnicamente sono sostituibili, ma in confezione non ci sono ricambi. Sul fondo ci sono un altro paio di cose meritevoli di attenzione. Il primo è un interruttore multi funzione di cui vi riparlerò a breve.

Ci sono poi due sezioni removibili: sono gli sportellini che vi permettono di accedere ai micro switch!

Incott G23 e G23 Pro sono fra i pochi mouse hot-swappable.

Potete quindi rimuovere i micro switch in dotazione, ovvero gli Huano transparent blue pink dot, e sostituirli con altri switch Huano inclusi in confezione. Fra questi ci sono per esempio gli Huano Silent marroni, che cambiano drasticamente il feeling dei tasti. Una volta installati sono più silenziosi, e alla pressione risultano più morbidi e ovattati. 

E quanto è difficile rimuovere quelli installati e metterne di nuovi? Basta fare attenzione ai cavi. Rimuovendo gli sportellini sottostanti noterete che sfilerete il blocco che ospita gli switch, e da questo blocco partono dei cavetti molto sottili che sono collegati al resto dell’hardware interno del mouse. Potete rimuovere i cavi scollegando il connettore (aiutandovi con la pinzetta inclusa in confezione), ma non è obbligatorio.

Lo switch infatti si rimuove tirando delicatamente, e anche la sostituzione è rapida e indolore.

A livello di estetica, il G26 di Incott vanta linee piuttosto classiche. Lo stesso non si può dire dei colori: rosso fiammante o arancione evidenziatore. C’è poco da fare: non passa inosservato. Ma d’altronde parliamo di un mouse gaming, e visto che non è appesantito da LED, Incott ha giocato sui colori. In teoria del Pro ci sarebbe anche una variante bianca, ma al momento non è disponibile.

Funzionalità

Il G26 è dotato dei classici sei tasti che accomunano tanti mouse gaming: i due principali con switch intercambiabili, rotellina del mouse premibile, due tasti laterali programmabili e tasto per cambiare i DPI posto subito sotto la rotella del mouse. Devo ammettere che a differenza di altri mouse quest’ultimo l’ho premuto un paio di volte per sbaglio, ma un paio di volte in quasi un mese di utilizzo è poca cosa.

E poi c’è una cosa che altri mouse non hanno: il tasto può essere rimosso! Per qualche motivo è magnetico, e potete levarlo e usare il mouse senza il tasto inserito. Così come visto sull’altro mouse Incott, anche qui il pulsante DPI ha doppia funzione. L’interruttore sul fondo può essere messo su HZ: se lo fate, il tasto DPI cambia invece il polling rate.

Dallo store MechKeys scaricate poi il software ufficiale, che banalmente si chiama incott-app. Da qui avrete accesso a una serie di funzionalità piuttosto classiche: creazione di 4 profili d’uso, regolazione dei DPI con 6 stadi da personalizzare con scatti di 50 in 50, gestione del polling rate, attivazione di angle snapping e simili, programmazione dei pulsanti (non solo quelli laterali), creazione di macro da assegnare ai tasti, check della batteria e simili. È un software spartano e solo in inglese, ma fa il suo dovere senza grossi drammi.

Ecco cosa vi aspetta a livello di interfaccia:

Esperienza d’uso

Com’è il feedback dei tasti principali? Dipende dagli switch che scegliete! E già questo è un valore aggiunto incredibile, visto che potete personalizzarne la resa. Su internet trovate diversi modelli di microswitch sostitutivi, e già con quelli inclusi in confezione ne avete 4 paia diversi da testare con mano. Anche in caso di usura possono essere sostituiti. Davvero top.

Discretamente cliccosi i tasti laterali, ben posizionati fra l’altro visto che non si premono per errore nemmeno durante le sessioni più concitate. Sul tasto DPI mi sono già espresso a sufficienza, e comunque il suo feedback non è affatto male. Buona la rotellina: morbida, precisa e dotata di copertura gommata che dona un buon grip.

E all’atto pratico come se la cava? Molto bene. È facile capire lo scetticismo che ci può essere dietro questo tipo di prodotti, ma devo dire che sia questo mouse che l’altro a marchio Incott si sono comportati bene abbastanza a lungo da confermare le buone sensazioni iniziali.

Visto il suo peso ridotto l’ho usato prevalentemente a 850 DPI, e il sensore si è confermato preciso e scattante. Con qualche accortezza potreste trasformare i tasti laterali in Sniper Button, impostandoli su due valori di DPI o semplicemente usandone uno per ciclare fra soli 2 stati.

Il fatto di poter cambiare i micro switch è una bomba. I silent inclusi in confezione sono meravigliosi, e i gamer più incalliti vorranno studiarsi i modelli migliori per avere un impatto più o meno importante sulle loro performance. Nulla vieta di usarlo anche come mouse da lavoro (come ho fatto io), ma un dispositivo del genere dotato di un sensore super preciso e di 8.000 Hz di polling rate è sprecato per uso di ufficio.

Come vi dico sempre, se è il vostro primo mouse leggero (quelli canonici si aggirano intorno ai 100 g), potrebbe volerci un po’ per abituarsi al suo essere scattante e quasi sfuggevole.

Una volta fatta un po’ di pratica, tornare indietro risulterà impossibile.

Autonomia

L’autonomia diminuisce in modo proporzionale al polling rate selezionato. Se usate il G23 a 1.000 Hz potete arrivare anche a 140 ore senza doverlo caricare. Se iniziate a usarlo a 2.000, 4.000 o 8.000 la batteria dura sempre meno. La ricarica è sufficientemente rapida, visto che in 50 minuti ve la cavate, ma appunto, se decidete di stressarlo a dovere mettete in conto di doverlo caricare una volta alla settimana.

Prezzo e acquisto

Il nostro Incott G26 Pro viene dallo store MechKeys, che a listino ha fra l’altro anche tante tastiere meccaniche di qualità e altri accessori gaming e non. Permette pagamenti con PayPal e con tutti i principali circuiti di pagamento (anche G Pay). Se è il vostro primo ordine potete usare il coupon MECHKEYS5 per ricevere il 5% di sconto sul prezzo del mouse (non sulla spedizione).

Il prezzo di Incott G26 base ammonta a 49,99$. Per la variante PRO dovete sborsare 20 dollari in più, arrivando quindi a 69,99$.

Giusto per ribadirlo, le differenze riguardano il polling rate (da 1.000 a 8.000 Hz) e il sensore, due cose essenziali lato gaming. La spedizione ammonta a 10$, e include anche le tasse per evitare di incappare in spese doganali. Scegliendo il Pro e usando il coupon spendete quindi 74 dollari, al cambio attuale 66€. Inutile dirvi che se volete qualcosa del genere di marchi più famosi spendete minimo il doppio.

Il sample per questa recensione è stato fornito da MechKeys, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.

Altre prove e recensioni

Ecco altri mouse alternativi e recensioni di modelli di marchi più blasonati che potrebbero interessarvi:

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un’affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

Incott G23 Pro

Incott G23 Pro è unico nel suo genere, soprattutto per via della possibilità di cambiare i micro switch che si trovano sotto i tasti principali. Il feeling in pressione cambia drasticamente, esattamente come succede sulle tastiere meccaniche quando cambiate gli switch meccanici. A questo aggiungeteci peso ridotto, polling rate a 8.000 Hz, sensore preciso e personalizzato ad-hoc per questo mouse, software di supporto (seppur scarno e solo in inglese), tasto DPI removibile e prezzo contenuto.

Pro

  • Fino a 8.000 Hz, anche con step intermedi
  • Switch tasti principali intercambiabili
  • Leggero e simmetrico, comodo da usare
  • Programmabile via software
  • Prezzo buono, variante meno costosa un po’ meno gaming

Contro

  • No Bluetooth
  • Software solo in inglese
  • Non del tutto adatto ai mancini
  • Autonomia cala a 8.000 Hz

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli
Cresciuto a “computer & biberon”, mi sono avvicinato al mondo dell’informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.

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