Incidente nella notte, morto Bruno Ansaloni, 56 anni vittima innocente di una folle fuga
Ancora una vittima di incidente stradale, un uomo di 56 anni, Bruno Ansaloni, vittima innocente di una folle fuga. L’auto con la quale viaggiava con la moglie 51enne si è scontrata con una Bmw che aveva forzato l’alt dei carabinieri. Il dramma nella notte di oggi, 1 giugno, sulla via Nuova, a San Matteo della Decima, frazione di San Giovanni in Persiceto.
Da quanto si apprende, i carabinieri avrebbero intimato l’alt alla Bmw che viaggiava a tutta velocità, quindi è scattato un inseguimento fino a quando i fuggitivi si sono scontrati con l’auto guidata dalla moglie di Ansaloni.
Registrati alla nuova sezione Dossier BolognaToday
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i sanitari del 118 e l’elisoccorso. La donna è stata trasportata d’urgenza all’Ospedale Maggiore, dove è ricoverata in gravi condizioni, in prognosi riservata, mentre per il marito i soccorsi sono stati inutili.
Dopo l’incidente tre giovani hanno abbandonato l’auto e sono fuggiti a piedi anche se hanno riportato ferite lievi, Due sono stati rintracciati e fermati, mentre il conducente 22enne è stato prelevato dalla sua abitazione e fermato con l’accusa di omicidio stradale. All’interno della Bmw sarebbe stata trovata anche cocaina.
La coppia, titolare di una azienda agricola a Sant’Agata Bolognese, è molto conosciuta nella zona, anche perchè molto attiva nella comunità. Ansaloni lascia due figli.
Ieri, 31 maggio, a Budrio ha perso la vita Davide Cupido, studente universitario 24enne. La sua moto si è scontrata con un’auto sulla San Vitale.
“Una famiglia colpita duramente da una tragedia evitabile”
“Sconcerto e dolore per quanto accaduto questa notte a San Matteo della Decima, dove un’auto con a bordo dei giovanissimi per sfuggire a un controllo dei carabinieri si è schiantata contro un’altra vettura in cui viaggiavano due coniugi – ha commentato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami – Il marito è morto mentre la moglie è ricoverata in ospedale. Una famiglia esemplare colpita duramente da una tragedia evitabile e per questo ancor più sconcertante. Un dramma avvenuto a causa di chi cerca di sfuggire ai doverosi e normali controlli delle forze dell’ordine che anche in questo caso hanno agito, come emerge dai primi riscontri, con professionalità. Al cordoglio non posso che unire l’auspicio che vi siano parole chiare da parte di tutte le forze politiche, senza distinzioni pericolose: non bisogna sottrarsi all’alt delle forze dell’ordine, bisogna rispettare la legge evitando così di mettere in pericolo la propria vita e quella degli altri”.
“Dolore e rabbia”
“Dolore e rabbia per quanto accaduto stanotte. Un padre di famiglia è rimasto ucciso e la moglie gravemente ferita, per mano di un’auto in fuga dai carabinieri, con persone di Castello d’Argile già note alle cronache giudiziarie”. La conferma arriva dal sindaco di Castello d’Argile, Alessandro Erriquez – Ho chiamato il collega di Sant’Agata bolognese, Giuseppe Vicinelli, per esprimere vicinanza a lui, alla sua comunità, alla famiglia della vittima che viveva nel suo territorio.
Ho parlato anche con vertici delle forze dell’ordine per ribadire la necessità di interventi incisivi e radicali su situazioni note e segnalate da tempo. Farò altrettanto su tutti i tavoli istituzionali. Ha perso la vita una brava persona, per mano di persone che non godono delle stessa virtù. È inaccettabile. È arrivata l’ora di azioni forti, in termini di prevenzione e repressione. Noi sindaci non ci giriamo mai dall’altra parte. Vediamo le cose e le segnaliamo, collaboriamo. Se le normativa ce lo consentirà, saremo anche pronti ad assumerci responsabilità dirette. Quello che devasta è il senso di impotenza”.
Source link