Incidente di caccia nel Cosentino: morto un 52enne
Incidente durante una battuta di caccia a Pietrafitta, nel Cosentino: morto un operaio 52enne. Avviate le indagini
COSENZA – Una battuta di caccia finita in tragedia. Il dramma, questo pomeriggio (2 gennaio 2025), a Pietrafitta, piccolo centro tra la Presila cosentina e il Savuto. Un operaio di 52 anni, Pierluigi Milizia, originario del posto, è morto durante una battuta di caccia al cinghiale, ucciso per errore da un altro cacciatore che era con lui. La vittima si trovava in compagnia di una decina di persone in un’area boschiva di Pietrafitta, in località “Canale”, quando un colpo di fucile, partito accidentalmente da un membro del gruppo, lo ha centrato alla testa.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, F. C., settantenne di Aprigliano, avrebbe interpretato erroneamente il movimento di un cane che gli stava passando accanto e, scambiandolo per un cinghiale, avrebbe fatto partire il colpo. Il proiettile, esploso da una posizione laterale, ha però attinto l’amico, non lasciandogli scampo. Pierluigi Malizia, infatti, è morto sul colpo: vani i tentativi di rianimarlo praticati dai sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
UCCISO PER ERRORE DURANTE UNA BATTUTA DI CACCIA: AVVIATE LE INDAGINI
A recuperare la salma in una zona impervia, i vigili del fuoco, giunti sul posto insieme alle forze dell’ordine, al medico legale e al magistrato di turno. Le indagini, avviate dai carabinieri della Compagnia di Rogliano con il coordinamento della Procura di Cosenza, hanno portato alla denuncia in stato di libertà del settantenne per omicidio colposo: sarebbe da escludere, infatti, al momento, qualsiasi intenzionalità nella sua condotta, avendo egli stesso cercato di prestare soccorso all’amico una volta accortosi dell’accaduto.
Una fatalità, dunque, l’ennesima che si registra durante l’attività venatoria e che cade proprio a pochi giorni dall’approvazione, da parte della giunta della Regione Calabria, del Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, con cui si è decisa la proroga della stagione di caccia al cinghiale fino a fine gennaio, proprio al fine di contenere l’eccessiva presenza di ungulati e contrastare la diffusione della peste suina africana sul territorio. Decisione che, già nei giorni scorsi, non aveva mancato di sollevare polemiche inerenti la sicurezza.
Tutta la comunità di Pietrafitta si unisce al cordoglio per la scomparsa di Antonio Milizia che lascia una moglie e un figlio di 16 anni. Anche il sindaco Antonio Muto ha dichiarato: “”La comunità purtroppo è distrutta. Morire in queste circostanze, in un incidente di caccia, non ci sono parole. Una tragedia che non doveva accadere”.
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