Puglia

Incidente al cantiere navale, la sicurezza sul lavoro deve essere la priorità


BRINDISI – Dopo l’incidente sul lavoro accaduto a Brindisi venerdì 19 aprile 2025, la Cgil Brindisi, con una nota firmata dal segretario generale Massimo Di Cesare, interviene sulla vicenda parlando di “una verità che non possiamo ignorare: la sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità che non può essere rimandata”. L’operaio 52enne è rimasto ustionato all’interno di un importante cantiere navale del capoluogo adriatico. L’uomo era impegnato in operazioni di manutenzione su un’imbarcazione, quando è stato investito da un ritorno di fiamma.

Ora è ricoverato all’ospedale Perrino con una prognosi di 25 giorni. Le sue condizioni non sono gravi, ma resta sotto osservazione. Le dinamiche sono al vaglio degli inquirenti, “ma ciò che già sappiamo è sufficiente per tornare a porre con forza il tema della prevenzione e dei controlli nei luoghi di lavoro. Gli infortuni non sono casuali: spesso sono il risultato di un sistema che non investe abbastanza sulla sicurezza, sulla formazione, sulla vigilanza”, spiegano dalla Cgil. 

“Il settore della cantieristica navale, come tutta la metalmeccanica – dichiara invece Ciro Di Gioia, segretario generale Fiom Cgil Brindisi -, richiede standard elevatissimi di sicurezza. Lavorare con materiali, impianti e processi complessi significa essere esposti a rischi quotidiani. È inaccettabile che ancora oggi si debba sperare che tutto vada bene, invece di poter contare su controlli efficaci e prevenzione reale. Chiediamo che si faccia piena luce sull’accaduto e che si rafforzi ovunque l’attenzione sulla tutela dei lavoratori. La sicurezza non è un optional: è la condizione minima per lavorare”. 

La Cgil Brindisi esprime vicinanza al lavoratore e alla sua famiglia, e ribadisce l’urgenza di un cambio di passo reale. Per questo, il tema della sicurezza è al centro anche della campagna referendaria lanciata dalla Cgil in tutta Italia. Uno dei cinque quesiti su cui i cittadini saranno chiamati a votare l’8 e 9 giugno riguarda proprio il rafforzamento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: con il “sì” si vuole restituire piena operatività agli organi ispettivi, aumentare i controlli e rilanciare la cultura della prevenzione. Non si tratta solo di norme, ma di proteggere concretamente le vite delle persone. 

“La sicurezza non può dipendere dalla fortuna. Serve un impegno concreto, ogni giorno, in ogni cantiere, in ogni fabbrica, in ogni luogo dove si lavora – dichiara Massimo Di Cesare, segretario generale della Cgil di Brindisi – Con il referendum chiediamo più tutele, più controlli, più responsabilità. Non aspettiamo l’incidente per accorgerci che si poteva evitare. È il momento di agire”. Dalla Cgil concludono spiegando che il sindacato “continuerà a vigilare e a farsi portavoce della richiesta di legalità, prevenzione e rispetto della vita e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori”.

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