Incidente aereo in India, le prime parole del sopravvissuto: “Circondato dai morti”

È già stato ribattezzato il “passeggero del miracolo”. Vishwash Kumar Ramesh è l’unica persona ritrovata via tra le 242 a bordo del Boeing della compagnia Air India che si è schiantato dopo un minuto dal decollo dall’aeroporto di Ahmedabad, nello stato del Gujarat. Ricoverato all’ospedale civile di Asarwa, il quarantenne britannico-indiano ha riportato bruciature sul volto, oltre a ferite sul petto e sui piedi. Non è in pericolo di vita e ha rilasciato le prime dichiarazioni a un cronista del quotidiano Hindustan Times.
“Si è capito che qualcosa non andava a pochissimi secondi dal decollo. Prima un forte rumore, poi lo scoppio, un tonfo, e, in un attimo fiamme tutt’intorno” le prime parole di Ramesh, scandite con la voce spezzata. L’uomo non riesce a spiegarsi come sia riuscito a salvarsi: “Mi sono alzato tra le fiamme e ho cominciato a correre, tra lamiere e corpi senza vita, cercando disperatamente un’uscita”.
L’uomo ha mostrato la carta d’imbarco che conservava ancora in tasca: il suo posto era l’11A, vicino al portello di emergenza, dettaglio che potrebbe averlo aiutato a sopravvivere. “Mi muovevo quasi senza capire, circondato da pezzi dell’aereo. A un certo punto qualcuno mi è venuto incontro nella nuvola di fumo, e mi ha portato in un’ambulanza” ha aggiunto il quarantenne, sposato e padre di un bambino. Ramesh stava rientrando in Gran Bretagna in compagnia del fratello Ajay Kumar Ramesh, che al momento risulta disperso: “Eravamo tornati in India per una visita brevissima ai nostri parenti. La morte di mio fratello spezzerà il cuore alla nostra famiglia. Ringrazio gli dei per il miracolo che mi ha salvato, ma anch’io sarò addolorato per sempre da questa tragedia”.
In questi minuti è diventato virale un breve filmato in sui si vede Ramesh, sporco di sangue e visibilmente sotto choc, mentre cammina zoppicando leggermente
con intorno alcune persone che lo accompagnano verso un’ambulanza. Nella sequenza ha uno smartphone tra le mani e si rivolge alla gente accorsa verso di lui. Poi il repentino soccorso dei sanitari e il ricovero in ospedale.
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