Inchiesta urbanistica, dal 12 agosto udienze al Riesame per gli arrestati. Scandurra: “Imparziale anche se avevo preso 400mila euro”
Dopo l’ordinanza del 31 luglio con l’ordine di arresto per sei indagati, è già tempo di Tribunale del Riesame. È stata fissata per martedì prossimo, 12 agosto, l’udienza davanti ai giudici della libertà per discutere il ricorso con cui l’ex assessore alla Rigenerazione urbana di Milano Giancarlo Tancredi e il presidente della disciolta Commissione paesaggio del Comune di Milano Giuseppe Marinoni chiedono la revoca degli arresti. Dopodomani si comincerà con la discussione relativa all’impugnazione di Alessandro Scandurra, componente della commissione, e del patron di Bluestone Andrea Bezziccheri, l’unico per cui il gip Mattia Fiorentini ha disposto il carcere. Infine è attesa la fissazione dell’udienza per l’ex manager di J+S, Federico Pella, e del deposito del ricorso da parte del Ceo di Coima, Manfredi Catella.
“Sì, sono assolutamente imparziale, perché il mio codice etico mi fa dire di non mescolare le funzioni” la dichiarazione di Scandurra, secondo quanto riporta l’Ansa, in risposta a una domanda del giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini che gli domandava se “si ritenesse imparziale” dentro la Commissione per il paesaggio nell’approvare un “progetto” di Kryalos sgr da cui, nei quattro mesi precedenti aveva percepito “397mila euro” e quasi 800mila euro in sei mesi. “Non avevo interesse alcuno perché il mio rapporto con Kryalos è nato da un progetto che è andato molto bene e i miei rapporti professionali sono sempre basati sulla qualità del mio lavoro”. “Se mescolassi veramente le cose, sarei chiamato per delle assurdità, sarei chiamato per fare qualsiasi cosa – ha aggiunto – ma invece faccio sempre progetti che ritengo esemplari”.
Scandurra ha spiegato di aver preso parte alla Commissione paesaggio, che i pm ritengono il perno di un sistema di clientele e corruzione sull’edilizia di Milano, per “servizio civico, contributo e diffusione culturale della cultura urbana”. Quando “mi sono astenuto”, ha detto, è stato “sempre seguendo il regolamento del comune”. “Mi avessero detto che io non dovevo partecipare, dovevo astenermi, mi sarei astenuto. Se mi avessero detto di non poter ricevere incarichi da soggetti che presentavano in ogni modo alla commissione un progetto, non avrei fatto parte della commissione”. “Prestavo le mie capacità, la mia sensibilità, la mia conoscenza alla commissione del paesaggio, alla pubblica amministrazione per ottenere il meglio”, ha concluso definendosi “forse il professionista più rinomato” all’interno grazie a lavori che lo hanno reso celebre a Milano nell’ultimo decennio. Su tutti il “quartiere UpTown” di EuroMilano a Cascina Merlata, sorto dalla riqualificazione del villaggio delle delegazioni per Expo 2015 e la vittoria nel concorso per l’Expo Gate di Piazza Castello.
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