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Inchiesta traghetti Tirrenia, tra i beneficiari degli omaggi anche Beppe Grillo che non è indagato

Non hanno risposto alle domande del giudice in procura a Genova i tre direttori di macchina della compagnia di navigazione Tirrenia indagati nell’ambito dell’inchiesta sui biglietti dei traghetti regalati a ufficiali della Capitaneria. Intanto si scopre che tra i beneficiari degli omaggi della compagnia c’era anche il comico Beppe Grillo, suo figlio Ciro e gli altri ragazzi imputati nel processo per il presunto stupro. Il fondatore del Movimento 5 Stelle e gli altri non sono indagati. Ci invece sono ammiragli, magistrati ma anche appartenenti alle forze dell’ordine e funzionari di varie prefetture tra gli indagati.

Giovedì mattina si sono presentati davanti al giudice Silvia Carpanini i direttori di macchina Alessio Ursomanno, Raffaele Del Gatto e Giovanni Ferrandino. Per loro il pm Walter Cotugno ha chiesto l’interdittiva come per altri otto mentre per due ha chiesto gli arresti domiciliari. La giudice deciderà se accogliere o meno la richiesta al temine degli interrogatori preventivi.
Secondo quanto emerso dalle indagini le compagnie del gruppo Onorato avrebbero regalato, in sei anni, quasi 34mila biglietti. Prova, per la procura, di un “meccanismo corruttivo impressionante”, che coinvolge ufficiali “strategici” per le compagnie. Fra i beneficiari, come anticipato dal FattoQuotidiano, ci sono anche il comandante generale Nicola Carlone e Roberto Isidori, vicecapo di gabinetto di Matteo Salvini.

Per gli investigatori i biglietti regalati erano “correlati inequivocabilmente” a trattamenti di favore. Tra i fruitori appartenenti alle capitanerie di porto e forze dell’ordine, due magistrati e funzionari pubblici. Tra le persone indagate anche Achille Onorato che mercoledì si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm. Per lui non è stata chiesta alcuna misura.


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