Liguria

Inchiesta sulla polizia locale, Piciocchi attacca e Terrile replica: “Sorprendente che fosse all’oscuro di tutto”


Genova. È polemica a Tursi dopo la decisione di rimuovere il comandante della polizia locale Gianluca Giurato, coinvolto nell’inchiesta che ha scosso il Comune e in particolare il corpo dei vigili, per trasferirlo alla direzione Ambiente in qualità di dirigente tenuto conto del rischio che la permanenza nel ruolo potesse “inficiare il regolare svolgimento dell’attività amministrativa e il perseguimento del pubblico interesse”. Nel frattempo Francesco Fracchiolla, coinvolto nell’inchiesta per corruzione insieme all’ex assessore Sergio Gambino, ha rassegnato le dimissioni da vicepresidente della Federazione Misericordie della Liguria.

Piciocchi: “Chiediamo spiegazioni”

“La nuova amministrazione appare poco lucida nelle scelte delle ultime ore conseguenti alle indagini in corso – tuona sui social l’ex vicesindaco reggente Pietro Piciocchi, ora consigliere d’opposizione -. Il comandante Giurato viene allontanato dal comando e va a coprire la delicata, prestigiosa e importantissima posizione di direttore della Direzione Ambiente che è tra le più complesse e impegnative dell’Ente”.

“Questo – accusa Piciocchi – perché la sinistra ha fatto delle politiche ambientali una bandiera identitaria in campagna elettorale (sia chiaro che non entro minimamente nei fatti dell’inchiesta e il mio non è un giudizio sulle persone che vi sono coinvolte). Non riesco proprio a capire il senso di questa decisione. Nel Consiglio comunale di giovedì prossimo non mancheremo di chiedere spiegazioni ai competenti assessori”.

Terrile: “Una parte delle risposte dovrebbe conoscerle”

A replicare è l’attuale vicesindaco Alessandro Terrile, che preannuncia risposte in Consiglio comunale ma contrattacca: “Almeno una buona parte delle risposte che cerca erano (o dovevano essere) a perfetta conoscenza della giunta che Piciocchi ha guidato fino a tre settimane fa”.

“Secondo quanto emerge dall’inchiesta – ricorda Terrile – in data 11 ottobre 2024 due agenti della polizia locale avrebbero segnalato all’assessore alla sicurezza svariati comportamenti illeciti e inappropriati di diversi loro colleghi, tra cui minacce, violenze e sottrazione di denaro ai fermati. Successivamente, in data 25 novembre il comandante avrebbe inviato in procura un’annotazione di polizia giudiziaria sul caso“. A confermare questa circostanza è stato lo stesso Giurato in una nota diffusa attraverso i propri avvocati. “Non c’è ragione di dubitare che il vicesindaco reggente e il resto della giunta fossero all’oscuro di tutto, ma è sorprendente“, aggiunge Terrile.

“Quanto alla direzione Ambiente, certamente la consideriamo strategica. Nonostante ora Piciocchi si erga a paladino, gli facciamo notare che il ruolo di dirigente era vacante dal 5 aprile 2023“, continua il vicesindaco.

E sull’inchiesta per corruzione, Terrile sottolinea che “almeno una parte dei fatti posti a fondamento delle contestazioni della Procura era già emersa in Consiglio comunale il 10 ottobre 2023 grazie alle interrogazioni dei consiglieri del Pd. Eppure, dopo quella discussione in aula sul rischio di conflitti di interesse che legavano le proprietà immobiliari di una collaboratrice dell’assessore ai servizi sociali e gli affidamenti diretti ad una cooperativa sociale guidata da persona molto vicina all’assessore alla Sicurezza, l’unica reazione del Comune sembra stata allontanare la collaboratrice, continuando l’affidamento del servizio oggi oggetto di indagine. Gli indagati si difenderanno nel procedimento, e sono innocenti fino alla condanna definitiva. Sul piano politico, però, Piciocchi oltre a fare domande dovrebbe dare risposte“.

Il riferimento è alla Misecoop, società amministrata proprio da Francesco Fracchiolla, all’epoca governatore della Misericordia e legato a Gambino da rapporti personali, che aveva ottenuto in comodato d’uso un’area in via Pierino Negrotto Cambiasodi proprietà di una collaboratrice dell’assessora Rosso, per ospitare migranti all’interno di container mentre era ancora aperto il bando comunale per l’accreditamento di nuove strutture. “Insieme abbiamo svolto volontariato per la Protezione civile, dando un fondamentale supporto all’amministrazione. Ho un rapporto di stima con Francesco Fracchiolla per quello che ha fatto per la città“, aveva risposto Gambino in aula negando di ravvisare conflitti di interessi nella vicenda.

La controreplica: “Dal Pd uso politico delle inchieste e fango gratuito”

“Gli esponenti del Pd non riescono proprio a resistere alla tentazione dell’uso politico delle inchieste: è una prassi in cui veramente eccellono e non hanno rivali – la controreplica di Piciocchi in serata -. Eppure, quando lo scorso anno l’inchiesta sulla Regione ha toccato anche un autorevole rappresentante di quel partito nel contesto del porto, nessuno di noi che oggi siamo all’opposizione ha detto niente e, anzi, sembra che quella parte della vicenda non sia mai esistita. Qui corre la differenza tra chi è garantista a parole e chi lo è nei fatti, tra chi ha la doppia morale e chi è tutto d’un pezzo”. Piciocchi ribadisce i dubbi sul trasferimento di Giurato e aggiunge: “Il vicesindaco Terrile, per il quale ho sempre nutrito e nutro grande rispetto, irrompe su Facebook con un lungo post in cui, anziché rispondere, si dice stupito che io fossi all’oscuro di tutto. Ecco il solito metodo, gettare fango gratuitamente sulle persone per bene, ormai non ci stupiamo. Io intanto resto in attesa della risposta alla mia semplice domanda e non mi faccio certo intimorire da queste bassezze”.

>Nelle ultime ore è stata sentita come persona informata sui fatti Elisa Malagamba, dirigente comunale della direzione Servizi per fragilità e vulnerabilità sociale. “Mi portavano questi documenti e ho firmato senza rendermi conto. Erano documenti già redatti da altri“, ha risposto agli inquirenti. Gli atti in question sono quelli riguardanti gli appalti per la gestione dei minori stranieri non accompagnati e dei migranti.

La dirigente: “Ho firmato atti scritti da altri”

Appalti che, secondo la pm Arianna Ciavattini e l’aggiunto Federico Manotti che hanno coordinato gli investigatori della squadra mobile, l’imprenditore Luciano Alessi (difeso dall’avvocato Paolo Costa) avrebbe ricevuto per affidamento diretto per un valore di un milione e 600 mila euro. In cambio, sostengono gli investigatori, avrebbe versato alla Dentaland, società intestata alla moglie di Gambino, circa 100mila euro. Per questo gli inquirenti hanno messo nel mirino anche i funzionari dell’assessorato delle Politiche sociali.

“Dall’esame degli atti amministrativi rilevanti per l’indagine ed in particolare delle procedure, anche d’urgenza, sono emersi significativi profili di violazione di legge, che per necessità implicano la sussistenza di responsabilità concorrenti con quella del pubblico ufficiale indagato e che ricadono su agenti pubblici che avessero la gestione diretta dei procedimenti amministrativi, con l’adozione dei pertinenti atti – scrivono gli inquirenti -. È altrettanto certo che la redazione materiale degli atti amministrativi e dei contratti è avvenuta da parte di agenti pubblici correi o compiacenti nei confronti dell’assessore indagato”.

Fracchiolla si dimette da vicepresidente delle Misericordie

Oggi, in occasione dell’assemblea annuale già indetta da tempo, Fracchiolla si è dimesso dalla federazione regionale “in seguito alla recente e nota vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto”. Si tratta, spiega l’organizzazione, di “un gesto di rispetto istituzionale a tutela delle Misericordie Liguri”.

Gli episodi contestati nelle carte dell’inchiesta in realtà sono molteplici. Si va dalle pressioni per far sopprimere una fermata dell’autobus in via Bologna per consentire alle Misericordie di parcheggiare le proprie ambulanze, nonostante il parere negativo di un dirigente della Mobilità del Comune, fino al tentativo di convincere l’assessora Rosso ad assegnare a Misericordie e Snafat un servizio di accoglienza di minori stranieri non accompagnati presso una struttura del Sassello, nell’entroterra di Savona, attribuendo loro anche il servizio di trasporto dei ragazzi, rescindendo un altro contratto con un’altra cooperativa con base a Genova.

Ma ci sarebbe anche l’azione di disturbo, da parte di Gambino, su richiesta di Fracchiolla, di controlli della polizia locale su alcuni presunti pasti avariati all’interno della mensa della struttura per migranti all’interno dell’ex ostello della gioventù del Righi, struttura affidata proprio alla Misericordia di Genova. Gambino, in sostanza, fece in modo che i controlli fossero fatti direttamente sulla ditta che forniva i pasti bypassando la struttura in questione. In cambio l’ex assessore avrebbe accettato diversi favori, tra cui 3mila euro in nero e 7.500 euro versati sul conto corrente dello studio dentistico della moglie di Gambino per cure odontoiatriche (inesistenti, secondo i pm) nei confronti di ospiti della Misericordia.

“In un momento così delicato per il movimento delle Misericordie genovesi, la Federazione Misericordie della Liguria, con estremo disagio ed un profondo dolore nel cuore per quanto sta accadendo, si rimette totalmente alla competenza ed alla indiscussa professionalità della magistratura inquirente della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova la quale saprà fare piena chiarezza su tutti gli accadimenti che stanno scuotendo la città – si legge in una nota -. La Federazione Misericordie Liguria dedica un pensiero particolare a tutti i volontari e dipendenti appartenenti a Misericordia Genova Centro Odv che in questi anni si sono dedicati in maniera incessante e instancabile per lo svolgimento dei servizi quotidiani cercando di rispettare sempre e comunque i principi ed i valori che ispirano la Confederazione Nazionale delle Misericordie. A loro ed al loro sacrificio va il pensiero e sostegno della Federazione Liguria ed a loro come a tutti i volontari e dipendenti delle Misericordie della Liguria vanno le più sentite scuse da parte del presidente regionale della Liguria”.




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