Inceneritore Terni, Bioter ricorre al Tar per risarcimento danni
Prosegue lo scontro tra Comune di Terni e impianto di coincenerimento Bioter di Maratta. Proprio venerdì 30 maggio la società ha depositato al Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria un ricorso per chiedere ‘il conto’ di quanto avvenuto nel 2024.
Bioter Terni La società ha presentato un’istanza di risarcimento danni per la «pronunciata illegittimità dell’ordinanza contingibile e urgente del Comune di Terni che ordinava di cessare il riavvio e l’esercizio». Nel 2024 infatti Palazzo Spada emanò un’ordinanza per stoppare le attività dell’inceneritore di Maratta e, non molto tempo dopo, la questione era finita sotto la lente del Tar Umbria. Ora, a distanza di mesi, è stata chiesta la fissazione dell’udienza.
Riattivazione Dopo la riattivazione dell’impianto di Maratta qualche settimana fa diverse le polemiche che si sono susseguite. Ad esempio, l’associazione Verdi, Ambiente e Società si è mossa diffidando formalmente «la Regione Umbria nonché gli altri enti destinatari, ciascuno per la sua competenza, dal procedere alla messa in esercizio dell’impianto». E, in caso di mancata sospensione del procedimento di riavvio, minacciando anche – tra le altre cose – di procedere con «ricorso al Tar dell’Umbria o ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per l’annullamento dell’autorizzazione dirigenziale n. 2748/2025, per violazione delle normative sanitarie, ambientali e di partecipazione».
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