Incendio a Marsciano: bruciano ettari di grano, fiamme lambiscono una casa
Vanno in fumo ettari di grano non ancora mietuti tra Marsciano e la frazione di Cerqueto a causa di un vasto incendio che si è verificato nella mattinata di oggi 5 luglio. Le fiamme hanno anche rischiato di raggiungere un’abitazione della zona, lambendo gli alberi che la circondano. Il rogo, inoltre, spinto dal vento ha raggiunto anche la banchina della statale 317.
Alla fine a domare l’incendio sono stati come sempre i vigili del fuoco di Todi e di Perugia, assistiti per la viabilità e attività di supporto dalla Protezione civile di Marsciano e dagli agenti della polizia locale. Sul posto a monitorare la situazione anche il sindaco Michele Moretti e il suo vice Sergio Pezzanera. Proprio loro con una nota stampa spiegano che «questo incendio non rappresenta, purtroppo, un episodio isolato e quanto accaduto spinge a richiamare, ancora una volta, l’attenzione sulle attività e buone pratiche che sono volte alla prevenzione di incendi e che devono vedere la collaborazione tra istituzioni pubbliche e privati».
Il riferimento è all’ordinanza comunale che, tra le altre cose, «richiama i proprietari, i conduttori e i gestori di fondi rustici e aree agricole di qualsiasi natura, a ripulire da rovi e altre sterpaglie, e comunque dalla vegetazione erbacea e arbustiva (fatta eccezione per le specie protette), le aree limitrofe alla strada e alle recinzioni e le scarpate stradali». Il provvedimento, inoltre, dispone che «tutti i possessori, a qualsiasi titolo, di terreni coltivati o tenuti a pascolo o incolti, adiacenti ai percorsi di viabilità, hanno l’obbligo di tenere sgombri i terreni, fino a 20 metri dal confine della viabilità e percorrenza, da materiale combustibile (come balle di fieno, erbe secche, sterpaglie, ecc.) e di circoscrivere il fondo coltivato, appena mietuto, mediante una striscia di terreno, solcato dall’aratro e larga non meno di 5 metri, che dovrà essere costantemente tenuta priva di seccume vegetale e di provvedere inoltre alla realizzazione di idonee “fasce” tagliafuoco realizzate mediante lavorazione del terreno, di larghezza non inferiore a 10 metri di larghezza lungo tutto il perimetro degli edifici ed al confine di strade e ferrovie. Tutti i soggetti interessati devono anche provvedere ad effettuare le necessarie opere di pulizia, a propria cura e spese, dei terreni invasi da vegetazione, mantenendo, per tutto il periodo estivo, le condizioni tali da non accrescere il pericolo di incendi».
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