Emilia Romagna

inaugurata la nuova Radiologia nella storica Casa della comunità

Era il 13 giugno del 1925 quando il Re Vittorio Emanuele III arrivò in treno a Castelfranco Emilia per inaugurare il Ricovero Ospedaliero intitolato alla Regina Margherita. A distanza di cento anni, quella stessa struttura – oggi trasformata in Casa della comunità – continua a essere un punto di riferimento sanitario fondamentale per il territorio. Un secolo di storia, di cure e di innovazione che l’Azienda USL di Modena ha voluto celebrare con un evento pubblico intitolato “Un secolo di salute a Castelfranco Emilia”, tenutosi nella mattinata del 13 giugno presso la sede di Piazzale Deledda.

I festeggiamenti: tra memoria e futuro

L’evento si è aperto con i saluti del Direttore generale dell’AUSL di Modena, Mattia Altini, e della Direttrice del Distretto sanitario, Cristina Maccaferri, accompagnati dagli interventi istituzionali di autorità locali e regionali. Tra questi, Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Commissione Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna, e i sindaci dell’Unione del Sorbara, con in testa Giovanni Gargano, sindaco di Castelfranco Emilia. Presenti anche numerosi cittadini e le associazioni di volontariato del territorio, a testimonianza del profondo legame tra la struttura e la comunità.

Inaugurato il nuovo reparto di Radiologia

Il cuore della celebrazione è stata la riapertura del reparto di Radiologia, completamente rinnovato dopo i lavori iniziati nel marzo 2024. La nuova Radiologia si inserisce in un progetto di riqualificazione più ampio della Casa della comunità, dal valore complessivo di 6,6 milioni di euro, finanziati da fondi PNRR, statali, regionali e aziendali.

taglio del nastro Radiologia

Il reparto, collocato al piano ammezzato, si presenta con ambienti moderni, attrezzature all’avanguardia e una sala d’attesa rinnovata, abbellita con immagini ispirate a figure femminili della scienza, come Marie Curie. Tra le nuove dotazioni spiccano una Tac a 64 strati, una piattaforma di diagnostica ossea, un mammografo digitale e un ecografo di ultima generazione. Nel 2023, in Radiologia sono state effettuate oltre 9mila prestazioni.

La benedizione del reparto da parte del parroco don Luciano ha suggellato un momento simbolico tra memoria, spiritualità e innovazione.

Da Ospedale a Casa della comunità

L’evoluzione dell’ex Ospedale Regina Margherita è iniziata nel 2016, con la trasformazione in Casa della salute, che ha poi assunto la denominazione attuale di Casa della comunità a seguito del DM 77/2022. La struttura ha saputo rispondere in modo dinamico ai cambiamenti sociali e demografici, ampliando l’offerta assistenziale con servizi integrati tra sanità e sociale.

Qui sono nati, in via pionieristica per la provincia di Modena, il primo Ospedale di comunità (ricoveri brevi post-ospedalieri) e il primo Hospice territoriale (cure palliative residenziali). La Casa ospita anche ambulatori, Punto prelievi, Pediatria di comunità, Consultorio, Neuropsichiatria infantile e la nuova Centrale Operativa Territoriale (COT), dedicata alla gestione integrata dei pazienti sul territorio.

Le parole delle istituzioni

Il Direttore generale Mattia Altini ha sottolineato come la struttura, pur cambiando nel tempo, abbia mantenuto la propria vocazione originaria: «Questa struttura, oggi Casa della comunità, ha saputo adattarsi ai bisogni emergenti, portando i servizi vicini alle persone. Il nostro augurio è di avere altri cento anni di salute».

Il sindaco Giovanni Gargano ha evidenziato il valore simbolico e pratico della ricorrenza: «Celebriamo un secolo di cura e vicinanza. La riapertura della Radiologia rinnovata dimostra che il passato e il futuro camminano insieme. La salute è ascolto, prevenzione e prossimità».

Giuseppe Lodi responsabile Radiologia territoriale Distretto Castelfranco


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