Economia

Inail, nei primi due mesi dell’anno le denunce per morti sul lavoro salgono del 19%

MILANO – Si aggiorna il conteggio delle denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail e nei primi due mesi del 2024 salgono a quota 92.711 (+7,2% rispetto a gennaio-febbraio 2023). Sono 119 quelle con esito mortale (+19,0%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 14.099 (+35,6%).

Lo indicano gli open data mensili dell’Inail, che – ricorda l’Istituto – sono provvisori.

Sui numeri interviene anche il Ministero del Lavoro che precisa che riguardano le denunce di infortunio e non i casi accertati, ovvero quelli riconosciuti al termine dell’iter amministrativo. Fonti del dicastero – invocando “cautela nel confronto – ricordano che il totale tiene conto delle assenze dal lavoro anche di un solo giorno (escluso quello dell’evento), mentre possono essere considerati “infortuni sul lavoro” solo quelli riconosciuti tali al termine dell’iter amministrativo e sanitario per ogni singola denuncia.

Indicativamente, spiegano a proposito del dato diffuso dall’Inail sull’aumento delle denunce per infortunio mortale nei primi due mesi del 19%, la metà delle denunce di evento mortale viene poi accertata come infortunio sul lavoro.

Nel dettaglio, le denunce di infortunio crescono del 7,2% rispetto alle 86.483 del primo bimestre 2023 e del 12,2% rispetto a gennaio-febbraio 2021 e calano del 7,4% sul 2019, anno che precede la crisi pandemica, e del 4,0% sul 2020 e 24,0% sul 2022.

A livello nazionale i dati rilevati a febbraio di ciascun anno evidenziano, per il primo bimestre del 2024 rispetto all’analogo periodo del 2023, un incremento dei casi sul lavoro, passati dai 74.916 del 2023 ai 79.917 del 2024 (+6,7%), e di quelli in itinere (nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro), da 11.567 a 12.794 (+10,6%).


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