Ambiente

In Trentino la vendemmia diffusa dei piccoli viticoltori Cavit – Vino

– Sono oltre 5mila piccoli vignaioli, con una media di 1,2 ettari per viticoltore, e insieme, con un totale di 6.350 ettari vitati, compongono oltre il 60% della superficie vitata della provincia di Trento. Questa è la squadra dei conferitori del consorzio trentino Cavit che coordina in questi giorni la raccolta delle uve di questa vasta schiera dii viticoltori associati per produrre vini di territorio, accessibili ma di qualità, in 11 cantine sociali.

   La cooperazione è la chiave di volta di questo modello che, come sottolineato in una nota, consente al consorzio di coordinare un territorio complesso come quello trentino, valorizzandone le differenze attraverso competenze e risorse condivise. “La vendemmia rappresenta ogni anno la conferma della validità del nostro modello”, sottolinea Lorenzo Libera, presidente di Cavit.  “Migliaia di viticoltori che – coordinati attraverso il sistema cooperativo – curano con dedizione i propri appezzamenti, generano un valore che va oltre la semplice somma delle parti. È così che riusciamo a offrire, in ogni fascia di prezzo, vini che superano le aspettative del consumatore”.

    “Quest’annata – spiega Andrea Faustini, responsabile del team agronomico ed enologico di Cavit – ha richiesto un monitoraggio ancora più attento, con un decorso stagionale complessivamente favorevole nelle prime fasi che ha permesso un buon accumulo di pigmenti coloranti e profumi nelle bucce. Tuttavia, le annate critiche sono sempre più frequenti e i cambiamenti climatici rendono sempre più necessaria la precisione in ogni fase: dalla gestione in vigna fino alla scelta del momento esatto per la raccolta per garantire vini coerenti e rappresentativi del territorio anche nelle annate più complesse”.
   

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