“In tanti lo richiedono, anche fuori Piemonte” [VIDEO] – Torino Oggi
All’interno della Fiera Nazionale del Peperone prende forma un progetto che guarda lontano, con l’obiettivo di rilanciare in modo coordinato e continuativo l’agroalimentare del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese. Non si tratta di un’iniziativa estemporanea, ma dell’inizio di un percorso che intende mettere in rete i prodotti tipici, i luoghi e le comunità che li rappresentano, valorizzando l’identità del territorio.
L’iniziativa è frutto della collaborazione tra il Distretto del Cibo, il CAAT – Centro Agroalimentare di Torino, il Consorzio del Peperone di Carmagnola e la Fiera. Al centro, un protocollo d’intesa firmato tra CAAT e Distretto, che punta a rafforzare il legame tra produzione e distribuzione, offrendo nuove vetrine commerciali per i prodotti locali.
A inaugurare questo cammino è il Peperone di Carmagnola, simbolo dell’agricoltura del territorio. Ma il progetto è destinato ad allargarsi: tra i prossimi protagonisti ci saranno l’asparago di Santena, la menta di Pancalieri, la tinca gobba dorata di Poirino e il pomodoro costoluto di Cambiano. Un percorso che coinvolge tutti e trenta i comuni del Distretto e le loro eccellenze.
Fondamentale per la promozione del Peperone di Carmagnola anche il ruolo dei grossisti che operano all’interno del Caat.
“Un prodotto che piace ai nostri clienti piemontesi, ma non solo – spiega Fabrizio Giordano della Tecno g16 – Molto richiesto sul mercato in tanti lo cercano. Il nostro ruolo è quello di valorizzarlo il più possibile, passando dal produttore al consumatore, noi ci collochiamo al centro, in una fase di transizione tra il produttore e il rivenditore. Il nostro ruolo è quello di cercare di capire l’andamento più giusto del mercato ogni giorno. Promuovere gli articoli con una bella vetrina è fondamentale: fa il 70%-80% della compravendita.”