Umbria
In ricordo di Fofi, l’amico di Capitini e l’aprisipario di Totò
«Avevo 18 anni quando lessi che cosa faceva Danilo Dolci (ndr. sociologo non violento) in Sicilia, e decisi di andarlo a conoscere. Quando tornai incontrai per la prima volta Aldo Capitini che mi chiese di raccontargli quanto accadeva a Partinico. Ci vedemmo nel suo studio nella torre campanara di Palazzo dei Priori e, prima di iniziare la conversazione, lui notò un ragno sul davanzale della finestra. Non lo uccise. Prese un foglio di carta, ce lo fece salire e lo spostò fuori. Una nonviolenza totale la sua anche verso gli animali più disprezzati». Così Goffredo Fofi raccontava la nascita del suo lungo, straordinario rapporto col filosofo pacifista. Continua a leggere
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