In Prefettura si è insediato l’Osservatorio regionale sulle periferie
Genova. Si è tenuta questa mattina, presieduta dal Prefetto Cinzia Torraco, la riunione di insediamento dell’Osservatorio regionale sulle periferie, che opera quale articolazione territoriale dell’Osservatorio nazionale sulle periferie, istituito, presso il Ministero dell’Interno, con decreto-legge 15 settembre 2023, n. 123 (c.d. Decreto Caivano).
Hanno preso parte all’incontro rappresentanti di vertice della Regione Liguria, del Comune di Genova, della Corte di Appello e delle Forze dell’Ordine, nonché i rappresentanti territoriali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, del Ministero del Made in Italy, del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Presenti, inoltre, i rappresentanti della Camera di Commercio, di Confcommercio, di Confesercenti, dell’ISTAT, dell’UPI, dell’ANCI, dell’ANCE, della Conferenza Episcopale Italiana, e delle Organizzazioni Sindacali, nonché i referenti regionali del Forum del Terzo settore e della Comunità di Sant’Egidio.
L’Osservatorio opera quale organismo interistituzionale istituito con lo scopo di analizzare i dati riferibili al contesto territoriale della Regione e di promuovere, grazie a tale delicata attività di monitoraggio, interventi orientati al miglioramento delle condizioni socio – economiche delle aree periferiche della Liguria.
Il Prefetto Torraco ha evidenziato come l’Osservatorio avrà prioritariamente il compito di esaminare e di interpretare in modo tempestivo i fenomeni di disagio civile e sociale emergenti sul territorio, al fine di definire mirate strategie di intervento, orientate ad una maggiore coesione e inclusione sociale. Particolare attenzione, in tale ottica, sarà dedicata al tema della sicurezza, reale e percepita, per il quale si impone l’adozione di un approccio di sistema, basato non solo sul coinvolgimento sinergico degli attori e dei soggetti istituzionali deputati, a cominciare dalle Forze dell’Ordine, ma anche sull’impegno corale e sulla partecipazione attiva della stessa società civile.
Nel corso della riunione odierna sono state condivise le linee operativo-strategiche di funzionamento dell’Osservatorio, che avrà pertanto l’obiettivo, grazie al supporto di tutte le componenti, e per i rispettivi ambiti di competenza, di individuare i fattori di criticità delle aree periferiche, attraverso la promozione di iniziative volte a contrastare i fenomeni del degrado urbano e sociale e la definizione di politiche atte a favorire una crescita omogenea dei vari contesti cittadini.
Le riunioni periodiche dell’Osservatorio, previste con cadenza quadrimestrale, rappresenteranno, a tal fine, un fondamentale momento di confronto corale, in quanto sede privilegiata per l’elaborazione di iniziative e piani di intervento mirati, capaci di incidere su quelle situazioni di vulnerabilità – sociale, economica ed educativa – che sempre più spesso rappresentano il contesto ideale di emersione delle nuove forme di criminalità e di devianza, a partire da quella giovanile.
L’organismo opererà con composizione variabile, coinvolgendo, di volta in volta, i rappresentanti dei soggetti e degli attori istituzionali competenti alla luce delle aree tematiche affrontate. A livello operativo, in particolare, l’azione dell’Osservatorio si articolerà attraverso l’attivazione di Tavoli tematici, veri e propri gruppi di lavoro e di studio, la cui attività di monitoraggio sarà dedicata, fra gli altri, ad alcuni rilevanti temi: degrado e sicurezza; giovani, istruzione e disagio giovanile; inclusione e coesione sociale; lavoro e vulnerabilità.
Il Prefetto Torraco ha inoltre inteso ricordare la vocazione intrinsecamente regionale dell’Osservatorio, che, anche grazie alla partecipazione attiva e allo spirito di collaborazione proattiva delle altre Prefetture della Liguria, rappresenterà pertanto la sede privilegiata al cui interno poter condividere ed esaminare, ad ampio spettro, le criticità afferenti alle aree periferiche delle altre province della Regione.
“La rete istituzionale deve tracciare la strada per sviluppare un piano sinergico per contrastare degrado, disagio giovanile attraverso l’inclusione sociale – dicono in una nota al termine dell’incontro Cgil, Cisl e Uil – I tavoli tecnici serviranno per analizzare i dati e fare programmazione – spiegano Aurelia Buzzo segretaria Cgil Genova, Paola Bavoso segretaria Cisl Liguria e Roberta Cavicchioli segretaria Uil Liguria – Dopo la pandemia è cresciuto il disagio giovanile ed è mancata l’integrazione sociale, per queste ragioni occorre lavorare su spazi di inclusione, formazione e lavoro. Esiste una discussione aperta su luoghi della città di Genova attenzionati: Centro storico, Sampierdarena, Sestri Ponente, ma occorre andare oltre e
raccogliere dati per mettere in campo azioni a contrasto di abbandono scolastico e violenza. Lo scopo della rete è proprio quello di agire sulle problematiche individuando misure che favoriscano formazione, percorsi di inserimento occupazionali, creando occasioni e luoghi di aggregazione anche per i minori non accompagnati”