in Liguria un comune su tre non rispetta la soglia minima
Accedere liberamente al mare sta diventando sempre più difficile in Italia. Un problema generalizzato, ma che in Liguria assume i contorni di un’emergenza: è la regione con la minore disponibilità di litorali liberi. Per questo Legambiente ha scelto Santa Margherita Ligure per lanciare un allarme: “Il suolo demaniale è un bene pubblico, ma finisce troppo spesso in mani private”. “Circa il 70% della costa ligure è occupato da stabilimenti balneari, campeggi o complessi turistici”, ha dichiarato Stefano Bigliazzi, presidente di Legambiente Liguria, durante l’incontro “SOS Spiagge Libere”, a bordo della Goletta Verde. “Solo il 22% è effettivamente accessibile senza pagamento. Di fatto, uno spazio pubblico sempre più ridotto”.
Secondo i dati demaniali, su 63 comuni costieri, 21 non rispettano la soglia minima del 40% di spiagge libere o libere attrezzate prevista dalla legge regionale. In alcuni casi le percentuali sono allarmanti: Spotorno ha solo il 3,15% di spiagge libere, Loano il 4,67, Celle Ligure l’8,18. A levante, Lerici è ferma al 10,77%, Santa Margherita al 15,85, Rapallo al 16,30. Altri comuni sotto soglia sono Sanremo (9,78), Diano Marina (11,39), Alassio (14,48), Laigueglia (13,3) e Pietra Ligure (24,92).
“Da vent’anni aspettiamo che le concessioni vengano riassegnate con gare pubbliche”, ha affermato Stefano Salvetti, referente nazionale Adiconsum per le spiagge libere e portavoce Mare Libero per la Liguria. “Invece si procede a colpi di proroghe. Il settore balneare fattura oltre 20 miliardi di euro, ma allo Stato ne arrivano appena cento milioni. Se i canoni fossero adeguati, si potrebbero finanziare interventi di ripascimento e manutenzione, senza gravare sui Comuni”. Salvetti ha poi denunciato la deriva delle cosiddette spiagge libere attrezzate: “Spesso si presentano come pubbliche, ma sono interamente occupate da file di ombrelloni e lettini. Di libero resta solo il nome”.
Per Selena Candia, consigliera regionale di Alleanza Verdi Sinistra, la situazione è inaccettabile: “Il mare è di tutti, non solo di chi può permettersi un lettino. I tratti liberi sono pochi, marginali, spesso alla foce dei torrenti o su scogliere inaccessibili, e difficili da raggiungere per persone con disabilità o ridotta mobilità. Ben 21 comuni non rispettano la soglia, ma la Regione non ha previsto sanzioni per chi è inadempiente. È una scelta politica precisa”. Candia ha anche sottolineato la necessità di aumentare i canoni demaniali e reinvestirli nel ripristino e nella tutela del litorale. Secondo Claudio Oliva, direttore del Genova Blue District, è necessario ripensare il rapporto tra città e spiaggia: “I litorali non sono solo spazi stagionali per la balneazione. Sono risorse collettive, da valorizzare come luoghi di benessere, cultura, inclusione. Un ecosistema urbano e sociale da restituire alla collettività, con progettualità condivisa”.
Ma la questione non riguarda solo la Liguria. Come evidenziato dal Rapporto Spiagge di Legambiente, l’intero sistema costiero nazionale è in forte sofferenza: aumento delle temperature, innalzamento del livello del mare, erosione, eccessiva antropizzazione, eventi meteo estremi. Dal 2010 a oggi, l’Osservatorio Città Clima ha registrato oltre 800 eventi estremi nei comuni costieri italiani, 104 solo nell’ultimo anno.
Le spiagge italiane occupano appena il 41% delle coste, per una superficie complessiva inferiore a 120 km². Un’estensione equivalente al solo municipio di Ostia. Nonostante questo, le politiche pubbliche sul litorale restano frammentate e disomogenee. Il tema delle concessioni continua a essere affrontato con logiche emergenziali, senza un quadro normativo unico. “Serve un cambio di rotta”, afferma Legambiente, che da qualche mese ha presentato, per ora invano, sette proposte al governo: attuare il Piano di adattamento climatico, fermare il consumo di suolo, rinaturalizzare le coste, avviare una governance unitaria sulle concessioni, adeguare i sistemi fognari e di depurazione, e garantire davvero l’accesso pubblico alle spiagge.
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