Calabria

In coma dopo pestaggio: minore ottiene messa alla prova

(ANSA) – CATANZARO, 05 APR – Ha ottenuto la messa alla prova
la ragazza – 17enne all’epoca dei fatti, ora maggiorenne –
coinvolta nell’aggressione a Davide Ferrerio, il 21enne di
Bologna brutalmente picchiato l’11 agosto 2022 a Crotone e ora
ricoverato in coma irreversibile nel capoluogo emiliano. Lo ha
deciso il gup del tribunale dei minori di Catanzaro Emanuela
Folino, accogliendo la richiesta del difensore Aldo Truncè. Il
gup ha incaricato gli assistenti sociali di predisporre un piano
idoneo al recupero che sarà discusso in udienza il 7 giugno. Il
pm, il procuratore dei minorenni Maria Alessandra Ruberto, si
era opposta.
   
“Quella piccola finestra che chiedevo di aprire – ha detto
Truncè – è stata aperta. La ragazza ha bisogno di un processo di
aiuto e di adeguamento della sua capacità di comprendere quello
che è successo. La richiesta di aiuto, che lei stessa ha
sventolato in aula, è stata recepita. Certo, non esprimiamo
nessuna felicità. Qui nessuno vince e nessuno perde, ci tengo a
ribadirlo. Abbiamo fatto quello che il codice prevede e chiesto
questa forma che garantisce, forse, la cosa migliore, un
percorso per cercare di rivedere e rielaborare un percorso
finora negativo e cominciare una vita con dei presupposti e
valori diversi”.
   
Contrario alla scelta del gup, l’avv. Fabrizio Gallo che
insieme al collega Gabriele Bordoni assiste i familiari di
Davide. “Siamo assolutamente scontenti – ha detto – così finisce
tutto in un nulla di fatto. L’oggetto principale del pestaggio
la passerà liscia. Non lo meritava perché è una ragazza che non
ha mai preso coscienza di quello che ha fatto, non ha mai
chiesto scusa e crede di non avere fatto nulla. Questo non è
giusto nel percorso rieducativo che deve fare un ragazzo ed è
assolutamente negativo come immagine all’esterno. Il pm ha
motivato l’opposizione sul fatto che la ragazza continua nel suo
comportamento di mancata resipiscenza di quello che ha fatto. Le
hanno trovato un telefonino in carcere ragion per cui non ha
assolutamente recepito la gravità della situazione. E’ il
secondo episodio avvenuto perché fece menare un suo ex quando
aveva 14 anni e col quale conviveva e adesso il pestaggio è
arrivato quasi alla morte. Non è un bel giorno”. (ANSA).
   


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