In alto mare l’acquisizione dell’area ex Facchini, Patrone: “Non c’è copertura finanziaria”
Genova. Non è ancora stata acquisita, nonostante annunciata come imminente più volte negli ultimi due anni, l’area ex Facchini a Rivarolo, in Valpolcevera, oggetto di un progetto di rigenerazione urbana che comprende la realizzazione di parcheggi, aree verdi e di un nuovo polo scolastico con un liceo tecnologico sperimentale.
Lo ha detto l’assessore al Patrimonio del Comune di Genova, Davide Patrone, rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata di Maria Luisa Centofanti (Riformiamo Genova). Patrone ha anche rivelato che, oltre a non essere ancora stato formalizzato l’acquisto, “allo stato attuale non esiste copertura finanziaria per la compravendita”.
La questione è annosa. Trenitalia aveva chiesto circa 10 milioni per quegli spazi ma una valutazione dell’Agenzia delle Entrate aveva quantificato la cifra in 7,8 milioni. Nel marzo 2025 il Comune, retto dal centrodestra, aveva dato il via libera a una delibera che dà il mandato agli uffici tecnici di iniziare la trattativa per l’acquisto.
L’intenzione della giunta, aveva dichiarato l’allora sindaco facente funzione Pietro Piciocchi (oggi all’opposizione), era arrivare a fine mandato con in mano il preliminare di acquisto, cosa che avrebbe sbloccato il lancio del bando di concorso internazionale per la progettazione del liceo, la cui operatività è stata fissata – secondo l’accordo quadro firmato da Ministero dell’Istruzione e del Merito, Comune di Genova, Regione Liguria e Alpim, promotrice del progetto – per l’anno scolastico 2027/2028. Non è stato così.
“Le risorse non sono state trovate – ha spiegato Patrone – e il tema prevederebbe di reperirle attingendo ai 199 milioni messi a disposizione dalle Ferrovie per tutta la rigenerazione del territorio interessato dai cantieri dell’ultimo miglio, l’interesse dell’amministrazione è naturalmente ad acquisire quell’area ma bisogna trovare la copertura finanziaria, inizieremo un’interlocuzione con i soggetti interessati, insieme all’assessore ai Lavori pubblici Massimo Ferrante, ma ho il timore che abbiamo ereditato un buon proposito”. Centofanti ha risposto: ”Apprezzo l’impegno ma mi duole sapere che siamo fermi al masterplan presentato sulla carta”.