In 5 anni i laureati non basteranno a coprire le richieste di lavoro delle imprese: ingegneri, statistici, medici e infermieri tra le professioni più ricercate

Le analisi Unioncamere-Centro studi Tagliacarne mostrano che le imprese con un’alta presenza di under 30 hanno performance migliori in termini di fatturato, export e produttività. Investono di più nelle tecnologie 4.0 e ottengono ritorni maggiori anche sul piano occupazionale. Tuttavia, questo potenziale incontra un ostacolo: la difficoltà a reperire giovani con competenze adeguate.
I numeri del mismatch previsto per il 2025-2029
Secondo il Sistema Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, nei prossimi cinque anni l’offerta di laureati non basterà a coprire la domanda delle imprese. Le carenze più evidenti riguardano i percorsi di studio terziari:
- ingegneria: tra 7mila e 10mila laureati in meno ogni anno rispetto al fabbisogno;
- discipline scientifiche (matematica, fisica, informatica): mancheranno tra 3mila e 5mila giovani;
- area economico-statistica: deficit stimato tra 12mila e 17mila laureati;
- settore medico-sanitario: carenza di 7-8mila giovani professionisti.
Giovani come fattore di competitività
Andrea Prete, presidente di Unioncamere, intervenendo al Meeting di Rimini, ha richiamato l’urgenza di un impegno condiviso: “In un contesto come quello attuale, è necessario uno sforzo comune per accrescere il legame tra imprese e giovani, che possono essere la carta vincente per sostenere e accrescere la competitività del nostro sistema produttivo.”
Source link