Imu, il centrodestra: “Delibera con parere tecnico contrario, totale mancanza di trasparenza”

Genova. Mentre la giunta Salis e il cluster marittimo aprono un confronto intorno alla tassa sugli imbarchi, stamattina in commissione è ripartito lo scontro tra maggioranza e opposizione sulla manovra di fine anno. Oggetto del contendere il dietrofront sull’aumento delle aliquote Imu.
“Una seduta surreale“, secondo la minoranza di centrodestra: “Nel corso della discussione abbiamo riscontrato che il responsabile del servizio finanziario aveva espresso un parere non favorevole sulla proposta della giunta, evidenziando che la riduzione dell’Imu sulle case in locazione a canone concordato potrebbe mettere a rischio gli equilibri complessivi di bilancio. Ebbene, siccome il vicesindaco Terrile, presente in aula, ha sostenuto che il parere dovesse intendersi come favorevole con prescrizioni, abbiamo ritenuto doveroso chiedere l’audizione del responsabile del servizio finanziario che aveva firmato quel documento per comprendere con chiarezza se il parere dovesse intendessi favorevole o contrario”.
“Dopo richieste ripetute e insistite, l’audizione non è stata accordata – proseguono i gruppi di opposizione insieme al gruppo misto -. Una decisione veramente incomprensibile. Una totale mancanza di trasparenza nei confronti della città e dei singoli consiglieri chiamati a votare la delibera. Cosa ha da nascondere la giunta? Perché si è voluto censurare l’intervento del responsabile finanziario? Non si è mai verificata una cosa del genere”.
“Ricordiamo che è stato proprio il centrodestra, fin dallo scorso mese di luglio, a contestare l’aumento dell’Imu, costringendo la sindaca Silvia Salis ad audire i proprietari di case e a promettere loro di ripristinare le precedenti aliquote. Siamo quindi ben lieti che oggi la giunta abbia fatto marcia indietro, riconoscendo implicitamente la fondatezza delle nostre critiche. Ma una cosa è correggere una scelta sbagliata, un’altra è farlo senza la necessaria trasparenza e senza garantire la legittimità del provvedimento. I contribuenti genovesi hanno diritto a una delibera redatta in modo serio, chiaro e inattaccabile, senza il rischio di trovarsi, nei prossimi mesi, di fronte a spiacevoli sorprese”.
“Vogliamo chiarezza per scongiurare fin da subito che un qualche organismo sovraordinato possa annullare la deliberazione, imponendo ai proprietari di case di restituire i soldi. Ricordiamo a questo riguardo che le delibere che incidono sulle entrate e sulle spese del Comune devono essere corredate dal parere del Responsabile finanziario: nel caso in cui questo parere non sia favorevole, la giunta, in base alla legge, deve motivare le ragioni per cui intende discostarsi. La politica tributaria di questa amministrazione appare sempre più schizofrenica, oscillando tra annunci, ripensamenti e scelte contraddittorie. Noi continueremo a chiedere trasparenza, responsabilità e rispetto delle regole, nell’interesse dei cittadini e della stessa stabilità del bilancio comunale”, concludono.




