Emilia Romagna

Imposte le ferie forzate da gennaio


Lavoratori in stato di agitazione sindacale sabato mattina in un presidio organizzato davanti alla sede ravennate di Tecnomat a Fornace Zarattini. A dare vita alla protesta sono stati i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, che nei giorni scorsi avevano denunciato “la situazione di difficoltà vissuta dai lavoratori del servizio di portierato e accoglienza clienti in appalto presso Tecnomat di Ravenna, attualmente gestito da una società di sicurezza. Dal 13 gennaio 2024, cinque dei nove lavoratori impiegati nell’appalto sono stati posti in ferie forzate senza avere più la possibilità di riprendere l’attività lavorativa, nonostante le formalizzazioni e le messe a disposizione alla società”.

“Questa decisione, che è giunta successivamente ad una riduzione oraria unilaterale da parte dell’azienda nel mese di novembre, giustificata come una riduzione delle esigenze del servizi, incide direttamente sui salari e sulla stabilità economica delle famiglie coinvolte, oltre ad essere stata adottata senza alcun confronto con le rappresentanze sindacali, violando le più basilari regole di correttezza e trasparenza nelle relazioni industriali – continuano i sindacati – Tuttavia, mentre cinque di nove i lavoratori subivano tagli e limitazioni, nuovi addetti venivano inseriti da un’altra azienda, senza alcuna spiegazione ufficiale. Tale comportamento avvenuto senza alcuna comunicazione e in mancanza totale di trasparenza ha sollevato immediatamente seri dubbi sulla gestione dell’appalto e sulle motivazioni di tali scelte. La riduzione dell’orario di lavoro e la sospensione non giustificata contrattualmente ledono i diritti dei lavoratori e si configurano come un inadempimento contrattuale”. 

Di fronte a questa situazione, i sindacati “hanno già chiesto diversi incontri urgenti con l’azienda affidataria del servizio e con Tecnomat per ottenere spiegazioni chiare sulle motivazioni delle scelte adottate e per individuare soluzioni che garantiscano la tutela dei lavoratori e il rispetto delle condizioni contrattuali, ma l’esito non è stato positivo, in quanto i lavoratori, ad oggi, non sono stati chiamati a lavoro”. Le organizzazioni sindacali hanno inoltre richiesto “un tavolo di confronto in Prefettura e ottenuto un incontro per il 5 marzo presso l’Ispettorato del Lavoro di Ravenna dove Tecnomat, La Fonte e Reina Management S. non hanno fornito risposte alle nostre domande. In tale sede sono state evidenziate le criticità emerse, tra cui le conseguenze economiche per i lavoratori coinvolti, la gestione poco chiara dell’appalto e la necessità di garantire il rispetto delle normative vigenti in materia contrattuale e occupazionale. Le azioni sindacali proseguiranno sino a quando non sarà risolta la situazione al fine di dare una adeguata soluzione alla vertenza, e garantire la tutela dei loro diritti”.


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