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Immortalato da Street View mentre occulta il cadavere: killer incastrato


Immortalato da Street View mentre occulta il cadavere: killer incastrato

Google Street View indispensabile per risolvere un caso di persona scomparsa in Spagna. Grazie agli scatti messi a disposizione dalla funzione di Google Maps è stato infatti possibile risalire all’identità del killer, ora finito dietro le sbarre.

Incastrato da Street View

La vicenda risale al 2023, quando un uomo cubano di 33 anni scomparve nel nulla dalla cittadina di Tajueco, in provincia di Soria (Spagna). Stiamo parlando di una comunità davvero molto piccola, che conta appena 100 anime. Eppure del 33enne si perse ogni traccia, tanto che ormai si era cominciato a parlare di cold case. Invece, a distanza di un anno circa, Google Street View ha incastrato senza volerlo il responsabile.

Grazie a una singola immagine catturata da Google Maps, infatti, gli inquirenti sono riusciti a risalire al responsabile. Lo scatto di Street View non lascia spazio a interpretazioni. In una strada isolata di Tajueco – via Norte – si vede una singola auto rossa e un uomo che si sta adoperando per sistemare qualcosa all’interno del portabagli aperto. Si è poi scoperto che quelli non erano altro che i resti della vittima. Grazie allo scatto, gli inquirenti sono quindi riusciti a risalire all’identità del killer, risultato essere un uomo di 40 anni, ribattezzato “Lupo di Tajueco”.

Le indagini e il fermo

Gli investigatori sono risaliti all’intera vicenda. Il killer è un 40enne di orgini caraibiche che gestiva un bar del paese. La vittima, invece, era un cubano appena arrivato in Spagna per ricongiungersi alla moglie e che aveva trovato lavoro come cameriere. Appena arrivato nella penisola iberica, l’uomo aveva scoperto che la consorte aveva una relazione col 40enne. Alla base dell’omicidio, dunque, ci sarebbe stata una rivalità. A incastrare l’assassino, oltre all’immagine compromettente di Google Maps, anche alcune intercettazioni con la compagna.

Le forze dell’ordine hanno pertanto provveduto ad arrestare per omicidio il 40enne e la donna, sua complice. I due avrebbero infatti tentato insieme di occultare il cadavere smembrato e sistemato in buste di plastica.

Arrivano infine delle risposte per i familiari della

vittima. A dare l’allarme, rivolgendosi alla Polizia Nazionale, era stato il fratello del 33enne, che per mesi non era riuscito a contattare il congiunto.

I cittadini di Tajueco sono sotto choc.


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