Abruzzo

Ildegonda Di Sciullo compie 100 anni a Palena


Comunità di Palena in festa venerdì 6 giugno per Ildegonda Di Sciullo che ha spento le sue prime 100 candeline.

A lei gli auguri da ogni dove e, insieme a parenti ed amici, il primo cittadino, il sindaco Claudio D’Emilio ha voluto essere presente all’evento a rappresentanza dell’intera comunità palenese.

Ildegonda Di Sciullo nasce a Palena il 6 giugno 1925 da papà Ettore e mamma Giuseppina. Con i suoi 7 fratelli, trascorre serenamente i suoi primi anni di vita in una modesta e affiatata famiglia. La sua vita tocca tutti i momenti salienti del secolo scorso: il periodo fascista, la seconda guerra mondiale, il dopoguerra in una Palena quasi totalmente distrutta da tedeschi ed alleati e la voglia di ricominciare con il suo Giovanni che sposa nel 1949. Ben presto la famiglia cresce, arrivano Geltrude, Marianna, Giuseppe e Teresa Rita e, tra alti e bassi, si giunge al primo momento triste della vita con la dipartita precoce dell’amato compagno di una vita. Non c’è tempo per essere disperati, ci sono i ragazzi da far crescere e a cui provvedere. Ed Ildegonda a cui piaceva preparare dolci, nonostante il suo lavoro fosse quello della magliaia, per aiutare l’economia famigliare si ‘inventa’ un nuovo lavoro e diventa la pasticcera delle spose di Palena che concludevano tutte il pranzo di nozze con la sua ‘pizza dolce’. Ha fatto dolci per anni e anni, deliziando il palato di tante persone fino a poco tempo fa. Da brava madre, accompagna i figli per la propria strada, sempre vicina a chi ha più bisogno, alla fine, ha la soddisfazione di vederli ‘sistemati’ e di essere circondata gioiosamente da tanti nipotini.

Trascorre la sua vita a servizio della comunità come membro molto attivo dell’Azione Cattolica di Palena, collabora con le suore presenti in paese, ha anche una bella voce che mette a disposizione del gruppo canto della chiesa parrocchiale, un dote che ‘tramanda’ a figli e nipoti. La vita però le riserva un altro brutto colpo quando perde l’amato figlio maschio Peppino, che era stato anche sindaco di Palena. Il colpo stavolta è più forte perché, sopravvivere al proprio figlio è una prova innaturale e difficilissima da affrontare. Lei con grande coraggio e forza d’animo e aiutata dalla gran fede, dalla sua solidità interiore e dalla bella famiglia che ha costruito intorno a sé, ce la mette tutta per cercare di ristabilire un equilibrio e una nuova serenità famigliare. La vita di Ildegonda, non sempre facile, è una lezione per tutti, famigliari e non, poiché la serenità, il volersi bene, l’unità famigliare, l’aiuto reciproco, che sono i capisaldi del suo vivere quotidiano, ci insegnano che il vero senso della vita è la famiglia.

Oggi, circondata da una grande famiglia che le vuole bene, con le figlie, i nipoti e i pronipoti che stanno diventando sempre più numerosi, Ildegonda può sicuramente tirare le somme. Il tanto lavoro e il tanto dolore non l’hanno mai fermata ma l’hanno spinta ad andare avanti, ad essere il punto fermo dei suoi cari a cui ha dato amore, sicurezza e forza, a cui ha fatto da faro nella tempesta, con la consapevolezza di aver svolto nel migliore dei modi il suo compito di capofamiglia.


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