il Wwf presenta ricorso contro il parere Via
È stato notificato nei giorni scorsi al Tar di Pescara il ricorso presentato dall’avvocato Francesco Paolo Febbo per conto del Wwf Chieti-Pescara, che chiede l’annullamento, con sospensiva, del parere favorevole n. 4496/2025 espresso dal Comitato regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale (Via). Il provvedimento ha riaperto la strada alla realizzazione del complesso commerciale Mirò.
Nel ricorso, lungo 22 pagine, l’avvocato Febbo evidenzia numerose criticità, parlando di “un atto affetto da vizi evidenti” che autorizza la trasformazione urbanistica di un’area a rischio esondazione del fiume Pescara. “Si tratta di un provvedimento illegittimo – spiega – adottato in violazione di decisioni giudiziarie consolidate e in presenza di gravi carenze istruttorie”. Il documento ripercorre l’intera vicenda giudiziaria del progetto e le motivazioni per cui, secondo le associazioni, il parere Via dovrebbe essere annullato.
Il Wwf ricorda come l’area interessata rientri in una cassa di espansione naturale del fiume, già compromessa e classificata a elevata pericolosità idraulica. Una zona dove, secondo l’associazione, non si sarebbe mai dovuto costruire. “Le tragedie climatiche che hanno colpito l’Italia – si legge nella nota – dimostrano quanto sia sbagliato insistere sulla cementificazione in zone a rischio”.
Particolarmente criticato è il fatto che il parere favorevole sia stato concesso “per opere già iniziate con un Via scaduto e in presenza di un precedente diniego alla proroga”. Secondo il Wwf, ciò rappresenta “un precedente pericoloso per la legalità urbanistica e ambientale”.
Il ricorso comporta costi significativi. Per questo, il Wwf Chieti-Pescara lancia un appello alla cittadinanza e alle associazioni per un sostegno economico. Confesercenti Chieti ha già aderito con un contributo.
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