il viaggio impossibile verso l’aeroporto
Un’estate di fuoco, letteralmente. Il collegamento ferroviario tra Roma e l’aeroporto di Fiumicino è nel caos, tra incendi sospetti, blocchi improvvisi e lavori programmati.
Un disastro logistico proprio nell’anno del Giubileo, quando milioni di visitatori sono attesi nella Capitale. Il paradosso? Lo scalo “Leonardo da Vinci”, pluripremiato a livello internazionale, sta diventando sempre più difficile da raggiungere.
Negli ultimi venti giorni, la linea FL1 (Orte – Fiumicino Aeroporto) è stata interrotta più volte. Il motivo? Sempre lo stesso: incendi lungo la tratta tra Ponte Galeria, Parco Leonardo e Magliana. Il 17, il 27 e il 30 giugno, poi ancora il 7 e il 9 luglio.
Fiamme e fumo hanno fermato i treni, lasciando migliaia di passeggeri bloccati in attesa di navette sostitutive che, spesso, non arrivano. L’ultimo episodio, il 9 luglio, ha paralizzato la circolazione per oltre quattro ore.
“Non è un caso: è una strategia criminale”
Parole pesanti quelle del sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, che ha parlato apertamente di “strategia criminale” dietro questi roghi a catena. “Confido nell’autorità giudiziaria – ha dichiarato – affinché sia fatta piena luce. Ringrazio la nostra polizia locale, che ha raccolto elementi utili a ricostruire l’origine degli incendi”. Le indagini sono in corso, ma il danno per i viaggiatori è già concreto.
E come se non bastasse… arrivano anche i cantieri
Ai disagi causati dai roghi si aggiungono quelli dei lavori infrastrutturali. Da venerdì 11 luglio e per tre weekend consecutivi, la linea FL1 subirà interruzioni tra Tiburtina e Ostiense per i lavori del Nodo Pigneto. Risultato? I treni per Fiumicino si fermeranno prima e i passeggeri dovranno arrangiarsi tra navette, metropolitana e coincidenze improbabili.
Trenitalia, per “alleviare” il disagio, distribuirà ai viaggiatori un biglietto integrato a tempo (BIT) valido per la Metro B. Una pezza temporanea, ma che non risolve il problema alla radice.
Un aeroporto d’élite con una linea ferroviaria da incubo
Fa quasi sorridere – amaramente – pensare che lo scalo di Fiumicino sia considerato tra i migliori al mondo per qualità dei servizi. Ma se per arrivarci occorre affrontare incendi, navette fantasma e incastri ferroviari da film di Nolan, qualcosa evidentemente non funziona.
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