Calabria

Il vergognoso primato delle infiltrazioni mafiose: in Calabria un ente sciolto ogni 2 mesi

Dal 2012 ad oggi 84 scioglimenti, in media un ente commissariato ogni due mesi, con le province di Reggio e Vibo prima e quinta nella classifica delle più “colpite” in Italia: il nuovo dossier di Avviso Pubblico assegna alla Calabria il titolo di regione con il più alto numero di casi di infiltrazioni mafiose in Comuni e Aziende sanitarie. E, di fatto, non è più una sorpresa.
Parlano chiaro i dati de “Il male in Comune” presentato ieri a Roma, nella sede della Federazione nazionale della stampa: l’89% degli scioglimenti di enti locali decretati dal 1991 a oggi si è verificato in Calabria, Campania e Sicilia. E la percentuale sale a 96 se si aggiunge anche la Puglia, a formare il quartetto delle roccaforti delle mafie tradizionali. Ancora, ben due terzi degli scioglimenti (il 63%) sono concentrati in cinque sole province, tra cui Reggio Calabria e Vibo (insieme a Napoli, Caserta e Palermo). Tra i casi più eclatanti il dossier riporta quello di San Luca, dove al commissariamento per mafia si è aggiunto quello per la mancata presentazione di liste elettorali.
L’articolo completo è disponibile sull’edizione cartacea e digitale


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