Cultura

Il terzo album delle Dream Nails esce a febbraio 2026: guarda il video del singolo “Organoid”

Credit: Marieke Macklon

Le Dream Nails, che abbiamo visto lo scorso marzo anche in Italia come opening-act del tour dei Thus Love, annunciano il loro terzo LP, “You Wish“, in uscita il prossimo 6 febbraio via Marshall Records, a distanza di oltre tre anni dal precedente, “Doom Loop”.

Le Dream Nails sono tornate, rivitalizzate e ricalibrate, evolvendo il loro sound politicamente impegnato per includere introspezione e curiosità spirituale nel loro lavoro più sperimentale fino ad oggi. Scritto nel corso dell’ultimo anno, il nuovo album risponde a un periodo di intensi cambiamenti globali.

Immergendosi nel processo creativo – in collaborazione con l’acclamato produttore e ingegnere Ali Chant (Dry Cleaning, Katy J Pearson, Sorry, Yard Act) – “You Wish” segna una svolta sonora rispetto ai lavori precedenti e, per la prima volta, la band ha abbattuto i propri ruoli tradizionali e ha collaborato alla stesura dei testi, alla melodia e alla produzione. La band ha “fatto di tutto” per creare qualcosa di intimo e primitivo, dando vita ad alcuni dei loro lavori più creativamente vulnerabili fino ad oggi, pur rimanendo radicati nelle mille sfumature del punk che caratterizzano il loro sound distintivo.

Basandosi sulle loro origini punk, il nuovo album mantiene le osservazioni testuali argute e taglienti delle Dream Nails, attingendo al contempo da influenze più pesanti e melodiche, come i Breeders, i Wolf Alice e i Mannequin Pussy.

La chitarrista Anya Pearson racconta:

Questo è un album punk sulla resilienzaogni canzone è una storia di forza. Si chiama ‘You Wish’ perché cattura perfettamente la nostra spavalderia punk contrapposta al nostro ottimismo cosmico.

Con “Doom Loop” eravamo curiose osservatrici dei cicli ripetuti del mondo. Con “You Wish” stiamo trovando la forza di combattere. Chiediamo all’universo di guidarci. Stiamo facendo amicizia con gli animali. Ci stiamo arrendendo agli elementi, a una conoscenza cosmica con cui siamo tutti nati, per trovare le risposte.

L’ultimo singolo del trio, “Organoid”, è un’esplosione punk paranoica, un’espressione di ansia tecnologica alimentata dagli sviluppi tecnologici in stile Black Mirror. E se i nostri computer finissero per avere un’anima?

La batterista Lucy Katz dice:

Si tratta della lotta per rimanere umani nella follia totale dell’era digitale. È una risposta al senso di silenzio imposto dai signori della tecnologia e dall’ambiente sociale tossico che hanno creato, che corrompe il modo in cui ci relazioniamo gli uni con gli altri e con noi stessi.

La cantante e bassista Mimi Jasson spiega:

Gli organoidi sono minuscoli cervelli umani con occhi che vengono utilizzati per far funzionare i supercomputer. Hanno una coscienza? Hanno un’anima? Dovremmo opporci a questi sistemi distopici o dovremmo tacere?

Anya si chiede:

Ci sveglieremo un giorno come organoidi? I feudatari della tecnologia stanno monetizzando i nostri legami sociali più profondi. Come possiamo rimanere veramente connessi? Con un’ondata di contenuti di intelligenza artificiale che invade la musica, l’arte, le interazioni sociali e minaccia persino i nostri posti di lavoro, come possiamo trovare le parole per reagire?

“You Wish” Tracklist:
1. The Only Way Out Is Through
2. This Is Water
3. Organoid
4. The Spirit Does Not Burn
5. Pack My Wax
6. This Message Is A Dream
7. House Of Bones
8. The Information
9. Can’t Lose
10. Move Like An Animal
11. Zeros
12. A Sign


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