Basilicata

Il Tar accende l’impianto di biogas di Matera

E’ STATO respinto dal Tar della Basilicata il ricorso presentato da aziende e associazioni di La Martella e della sua area industriale che chiedevano di sospendere prima e annullare poi l’efficacia della determina dirigenziale della Regione Basilicata che autorizza alla creazione nell’area industriale di La Martella di un impianto di biogas da parte di un’azienda privata. La questione aveva scatenato la protesta dei residenti del borgo già provati dalla presenza in un’area attigua della discarica cittadina e oggi assolutamente contrari a qualsiasi altra presenza in quell’area.

Il Tar ha sostanzialmente spiegato nella sentenza pubblicata il 21 luglio scorso come in sede di conferenza di servizi viga un criterio che premia la maggioranza degli enti che si esprimono. Ma nel caso in questione viene contraddetta «l’impostazione ricorsuale, protesa invece all’enfatizzazione erronea dell’esistenza di molteplici posizioni contrarie alla realizzazione del progetto».

Per il Tar «l’unica posizione effettivamente contraria risulta essere quella del Comune di Matera (in relazione alle ipotizzate interferenze dell’impianto con beni monumentali e paesaggistici, oltreché con i parametri “Presenza di case sparse” e “recettori sensibili”, ai sensi dell’Allegato A della L.R. n. 35/2018, recante “Criteri per l’individuazione delle aree e dei siti non idonei alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti”); ad essa, tuttavia, per quanto detto, non può riconnettersi alcuna valenza ostativa tenuto conto che, la conferenza di servizi è retta da un criterio maggioritario e non conosce poteri di veto in capo alle singole Amministrazioni partecipanti. Vieppiù se si considera che, per quanto riguarda i profili di diretta pertinenza comunale (quelli urbanistici ed edilizi), l’Ente civico non ha espresso rilievi di sorta (ricadendo l’intervento in area industriale), mentre, con riferimento ai richiamati profili di contrarietà (attinenti ai criteri localizzativi), non può non rilevarsi che le Amministrazioni istituzionalmente preposte alla tutela del paesaggio, dell’ambiente e della salute hanno, invece, espresso parere positivo al rilascio dell’autorizzazione, né hanno condiviso alcuno dei rilievi espressi dal Comune o, comunque, hanno ritenuto superate le loro originarie perplessità».

Il Tar fa riferimento all’ufficio regionale Compatibilità Ambientale, alla Soprintendenza Archeologica e all’A.R.P.A. di Basilicata. Anche quegli enti viene spiegato nella sentenza, che inizialmente avevano avanzato un parere contrario, di fronte ad interventi e aggiustamenti successivi hanno riformulato la propria posizione lasciando l’unico parere negativo al Comune di Matera. Inoltre la sentenza spiega che i criteri e i parametri che riguardano la distanza di questi impianti da beni monumentali, beni paesaggistici e case «questi operano come criteri penalizzanti ma non ostativi» e comunque secondo il Tar non è chiarito quali siano i beni monumentali e paesaggistici da tutelare in quell’area. Rispetto a questa sentenza le imprese e le associazioni promotrici valuteranno nei prossimi giorni la possibilità di un ricorso al Tar ma la questione dell’impianto di biogas a La Martella torna più che mai di attualità dopo questa sentenza del Tar.


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