Il T-Red di corso Vittorio passa da 13 mila a 300 multe
Il T-red di corso Vittorio angolo corso Castel Fidardo non multa più come un anno fa. L’occhio elettronico nei primi tre mesi del 2024 comminava 13mila sanzioni. Nei primi tre mesi del 2025 appena 300. Un vero e proprio crollo. La ragione è dovuta un po’ alla modifica del codice della strada e un po’ alla sostituzione del tipo di semaforo. “A far data dal 14 dicembre scorso – spiega l’assessore ai Vigili Marco Porcedda – con la modifica dell’articolo 201, comma 1-bis del codice, non è più stato possibile rilevare in modo automatico violazioni come il superamento delle linee di mezzeria continua o l’arresto del veicolo oltre la linea di arresto al semaforo”. Non solo. “Con i dispositivi da remoto, non è nemmeno stato più possibile multare il cambio di corsia di canalizzazione. E così sarà, almeno fino all’approvazione di specifici regolamenti”. Infine, ha concluso l’esponente di giunta: “Ha inciso anche la sostituzione del vecchio semaforo”.
Porcedda ieri ha battuto il record di interpellanze sottoposte a un assessore in una seduta del Consiglio: ha dovuto rispondere a 15 ‘quesiti’, molti dei quali vertevano proprio sul tema sanzioni. Quella sul T-red di corso Vittorio è stata posta dal consigliere comunale Silvio Viale (Radicali). Una vecchia battaglia di Pierlucio Firrao (Torino Bellissima), che più volte aveva contestato che il vecchio semaforo e la segnalazione orizzontale creavano confusione nell’automobilista. “Molte multe – commenta – a mio parere erano dovute proprio a questo. La lampada semaforica posta sopra la corsia centrale indicava di girare a sinistra, la segnaletica a terra indicava di andare dritto. Per legge ciò che comanda è la lampada semaforica, in quanto di notte, o se si ha una macchina davanti, la segnaletica a terra non è sempre visibile. Le multe del T-red però sono fatte in base alla segnaletica a terra”.
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