Piemonte

Il Supercondominio che vuole la chiusura dei giardini Venchi: “Metteremo i cancelli” – Torino Oggi


Dopo anni di lamentele, segnalazioni e notti insonni, il Supercondominio che riunisce i palazzi attorno ai giardini di Venchi Unica è pronto a mettere un punto alla questione. Tre anni fa l’assemblea condominiale ha deliberato il progetto di chiusura dell’area verde, e ora manca solo l’ultimo passaggio burocratico: il voto sul preventivo da 10mila euro da presentare al Comune di Torino. Necessario per portare avanti la pratica.

Il piano è chiaro: installare lunghe cancellate ai due estremi per impedire l’accesso anche ai porticati, dove qualcuno arriva a dormire fino alle 7 del mattino, e predisporre ingressi centrali chiudibili in base agli orari prestabiliti. L’obiettivo è arginare le situazioni di degrado e disturbo della quiete pubblica che, secondo i residenti del quartiere Pozzo Strada, sono ormai all’ordine del giorno (e soprattutto della notte).

Notte e giorno tra schiamazzi, bottiglie e fuochi

Da tempo, in zona, i racconti sono sempre gli stessi: urla, musica ad alto volume, bottiglie rotte, persino fuochi accesi tra le aiuole. “Abitiamo davanti ai giardini – racconta una residente -, e di notte sentiamo di tutto. L’altra volta si sono portati un divano. Al mattino il parco è una discarica: cocci di vetro, cartoni di pizza e lattine ovunque”.

Secondo gli abitanti, molti dei frequentatori arrivano anche da altri quartieri, come Barriera di Milano, scendendo dal bus 62 per radunarsi fino a tarda notte nell’area verde. Alcuni, come Giancarlo, hanno tentato una via più pacifica: volantini appesi per invitare i ragazzi a non sporcare. Purtroppo non è servito a molto. “Purtroppo ogni volta che le scuole chiudono la situazione sfugge di mano – racconta Giancarlo De Faveri, residente molto attivo -. E così non si può andare avanti, quest’anno decine e decine di ragazzi occupano il giardino fino alle 4 di notte. Chi resta in città non dorme“.

Un problema che si ripete ogni estate

L’area è già stata oggetto di interventi da parte della polizia municipale e dei carabinieri, ma per molti residenti il presidio occasionale non basta. La decisione del Supercondominio va dunque nella direzione di un controllo strutturato, attraverso cancellate che possano limitare gli accessi e ridurre le situazioni di degrado.




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