Il settore del consumo può guardare con fiducia al 2025
Il rallentamento della congiuntura e le crisi geopolitiche non stanno scalfendo la fiducia dei consumatori. Semmai stanno cambiando i loro comportamenti di acquisto. Sono queste le conclusioni a cui è arrivato lo studio “Mid-year consumer outlook: guide to 2025” di NielsenIq, che prevede che i consumi globali cresceranno del 6% a 3.200 miliardi di dollari nel 2025 a livello globale. Secondo gli esperti della società di ricerca i consumatori sono infatti resilienti, nonostante la crescente incertezza. “Con l’incertezza crescente riguardo alle crisi geopolitiche, alla stabilità economica e alla salute ambientale, i consumatori stanno diventando resilienti e spendono dove conta di più – annotano – Questo evidenzia un deciso spostamento da un consumo cauto a uno intenzionale, con un focus su un senso di prosperità e benessere”.
La principale preoccupazione dei consumatori rimane l’aumento dei prezzi dei generi alimentari. È stata questa l’indicazione del 33% degli intervistati da NielsenIq a livello globale e del 29% degli interpellati in Italia. Seguono l’aumento dei costi delle utenze, che impensierisce il 20% dei consumatori in tutto il mondo e il 27% in Italia, e la minaccia di una recessione economica, segnalata rispettivamente dal 19% e dal 23%. Sia in Europa sia in Italia, inoltre, rimane alta la tensione per l’escalation militare. Infine, a causa degli eventi meteorologici sempre più estremi in tutto il mondo, anche il cambiamento climatico occupa uno dei posti più alti della classifica delle preoccupazioni.
La maggior parte delle famiglie continua a mettere in atto strategie volte al contenimento della spesa. E questo non solo a livello nazionale ma ad ogni latitudine. La maggioranza dei consumatori intervistati nel mondo (67%, italiani inclusi) è per esempio disposto a provare un nuovo marchio a prezzo più basso, e il 36% a livello globale e il 29% a livello nazionale acquista unicamente prodotti in promozione indipendentemente dal brand.
A livello mondiale una parte degli acquirenti intende continuare a ridurre le spese non essenziali, come la ristorazione fuori casa (38% dei rispondenti), l’intrattenimento fuori casa (per il 37%) e le opzioni di food delivery o takeaway (per il 36%). In Italia anche i costi per l’abbigliamento e le vacanze o occasioni speciali verranno ridotti, rispettivamente per un significativo 34% e 29% dei consumatori.
In merito alle nuove opportunità per il mercato, i consumatori intenzionali sono disposti a pagare un prezzo superiore per caratteristiche a valore aggiunto. Nel settore della tecnologia e dei beni durevoli, le vendite di unità di smartphone e telefoni mobili di fascia alta sono aumentate del 17% nel 2023 rispetto al 2019, mentre le opzioni economiche erano diminuite del 32% nello stesso periodo.
Fra i macro-trend in atto nel settore dei consumi lo studio di NielsenIq ha infine rilevato il crescente ruolo dell’intelligenza artificiale nelle scelte di spesa. “A livello mondiale il 40% dei consumatori accetterebbe una raccomandazione di prodotto da parte del proprio assistente Ia, quota che sale al 47% guardando all’Italia, mentre un altro 40% nel mondo e un 44% nel Belpaese sfrutterebbe l’Ia per automatizzare e velocizzare le proprie decisioni di acquisto quotidiane. Un 53% dei consumatori, sempre in Italia, consentirebbe agli smart devices di ordinare automaticamente i prodotti nel momento di necessità”, conclude lo studio.
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