Liguria

Il Senato riconosce la mototerapia di Vanni Oddera come terapia complementare


Roma. “Sono molto contenta di annunciare l’approvazione in via definitiva nell’Aula del Senato della proposta di riconoscimento della mototerapia quale terapia complementare. Il concetto di salute già da anni si è evoluto, superando le negatività collegate allo stigma della malattia, e ha posto al centro dei percorsi di cura e di riabilitazione la Persona nella sua interezza e unicità. L’umanizzazione delle cure è questo: promozione di luoghi di cura più adeguati alla Persona, dignità della vita e qualità dell’assistenza, e le terapie complementari, che si affiancano a quelle convenzionali, senza mai sostituirle, vanno esattamente in questa direzione”. Così la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli.

“Sono convinta che la cura passi certamente dalle terapie, dai medici, dagli ospedali ma che spesso sia indispensabile anche un sostegno emotivo, momenti relazionali e umani che devono far superare la solitudine e assicurare alla persona maggiore dignità per poter affrontare sfide che sono molto complesse e talvolta molto dolorose”.

“In questa prospettiva – aggiunge il Ministro – si pone la proposta di legge presentata dall’onorevole Panizzut, che ringrazio, e che è un segnale importante di cambiamento, un primo passo per garantire uniformità su tutto il territorio nell’erogazione delle attività attraverso delle linee guida specifiche ma che sottolinea anche la rilevanza delle terapie complementari nel tempo in cui viviamo. Ringrazio anche Vanni Oddera che ha ispirato la proposta. Questo provvedimento inaugura un modello di approccio importante per il riconoscimento anche delle altre terapie complementari quali musicoterapia, arte terapia, clown terapia, terapia con gli animali, che tutti conoscono e che già da tempo affiancano e supportano ospedali, strutture socio sanitarie e altre realtà”.

La mototerapia è un progetto che affonda le sue radici in Liguria, nato dall’intuizione di Vanni Oddera, freestyle motocross rider di origini savonesi (Pontinvrea). Conosciuto per le sue incredibili evoluzioni in sella alla moto, Oddera ha scelto di trasformare la sua passione in un potente strumento di solidarietà. Da campione delle rampe e delle acrobazie, Oddera ha deciso di spingersi oltre, creando un’esperienza unica capace di regalare sorrisi a bambini e persone con difficoltà. La mototerapia si concretizza in giornate gratuite, organizzate in Italia e nel resto del mondo, durante le quali i partecipanti possono entrare a contatto con il mondo del motocross e sentendosi parte di qualcosa di speciale.

Ogni terapia complementare contribuisce a garantire quella dimensione umanizzata e più dignitosa della cura e interpreta l’unicità della persona a partire dalle sue emozioni e dal suo diritto di essere felice, anche in contesti ospedalieri, anche in situazioni dolorose e complesse, anche e soprattutto per i bambini che possono godere di un momento di adrenalina, di svago, di un’emozione che determina in loro entusiasmo e stimola la voglia di reagire – sottolinea -. Ecco, sono convinta che anche la situazione più drammatica in cui una persona o la sua famiglia si possono trovare, possa essere meno triste o angosciata o vissuta in solitudine, se c’è la possibilità di avere relazioni, di vivere emozioni, di godere di qualche momento di svago e di potersi rappresentare al di fuori dell’etichetta che una patologia grave, oncologica, rara, degenerativa o una disabilità talvolta possono determinare”.

“Sono sempre di più le terapie complementari che sanno cogliere le esigenze di chi vive un percorso di cura sanitaria complesso, temporaneo o permanente; e sono migliaia le persone che volontariamente si dedicano agli altri, e tantissime le associazioni che con la loro creatività e con impegno riescono a portare un sorriso in più – conclude il Ministro Locatelli -. Grazie a tutti dunque perché siete una parte fondamentale nella vita di tante persone. E grazie a tutte le persone e le famiglie che con la loro forza hanno stimolato tante di queste realtà”.




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