il rettore Stuppia lancia l’allarme da Chieti

«Se non interrompiamo questi processi, potrebbe essere tardi». Con queste parole il rettore dell’Università “Gabriele d’Annunzio”, Liborio Stuppia, ha lanciato un forte allarme sulla salute dei più piccoli, intervenendo alla giornata conclusiva del convegno internazionale sulla medicina ambientale che si è svolto nell’Auditorium del Rettorato dell’ateneo teatino.
I dati sono drammatici: il 9 per cento dei bambini sotto i due anni è già obeso e a livello globale si contano circa 160 milioni di bambini obesi. Una cifra destinata a crescere, secondo gli esperti, fino a coinvolgere la metà dei bambini nel giro di trent’anni.
«C’è un grande problema che riguarda soprattutto i bambini – ha sottolineato Stuppia – perché ormai l’obesità e le patologie legate al neurosviluppo non sono più rare, ma sempre più diffuse». La preoccupazione è doppia: da un lato la salute futura di milioni di bambini, dall’altro la tenuta dei sistemi sanitari, che rischiano di non reggere l’impatto delle malattie croniche legate all’obesità, come cancro e ipertensione.
Nel suo intervento, il rettore ha indicato tra le cause principali i cambiamenti ambientali degli ultimi sessant’anni, con particolare riferimento all’inquinamento da plastiche e alle abitudini alimentari scorrette. «La salute è un problema globale – ha aggiunto – e ci deve vedere tutti coinvolti».
Al convegno ha partecipato anche il cantante Albano Carrisi, che ha ribadito il suo impegno al fianco dei medici della Società italiana di medicina antroposofica (Sima), a tutela del diritto alla salute di bambini e adolescenti.
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