Salute

Il puzzle dei dazi sul pharma: cosa c’è realmente in gioco per gli Usa


Impatto sul settore

Nel breve, l’impatto sulle aziende farmaceutiche è limitato. Molte hanno aumentato preventivamente le scorte negli Stati Uniti per proteggersi da interruzioni a breve termine. In un orizzonte di medio lungo periodo, il settore ha già risposto annunciando oltre 200 miliardi di dollari di investimenti per espandere la capacità produttiva interna degli Stati Uniti.

L’amministrazione Trump ha pubblicamente elogiato diverse aziende per questi sforzi, segnalando la volontà di concedere tempo per l’attuazione di queste misure prima di applicare i nuovi dazi. La realtà è che la costruzione di infrastrutture produttive non può avvenire dall’oggi al domani.

Guardando al business, i dazi sui prodotti farmaceutici potrebbero non essere così destabilizzanti come quelli applicati ad altri settori. Grazie agli elevati margini lordi, le aziende farmaceutiche sono in grado di assorbire aumenti modesti dei costi. Tuttavia, la complessità risiede nel transfer pricing. Molte aziende attribuiscono un valore interno elevato ai farmaci prodotti all’estero, in parte a causa della proprietà intellettuale associata ad essi. Questa pratica trasferisce i profitti, e quindi le imposte, verso giurisdizioni con una fiscalità più favorevole. Se i dazi venissero applicati, questo approccio contabile sarebbe probabilmente oggetto di un attento esame.

Inoltre, è interessante notare che le aziende farmaceutiche con sede negli Stati Uniti potrebbero essere più esposte rispetto alle loro controparti non statunitensi. Molte aziende americane hanno trasferito all’estero sia la produzione che la proprietà intellettuale per beneficiare dell’arbitraggio fiscale. Al contrario, le aziende straniere mantengono spesso una significativa capacità produttiva negli Stati Uniti e hanno meno incentivi a ricorrere a un transfer pricing aggressivo.

Conclusioni

I dazi sul settore farmaceutico rimangono un obiettivo non definito, vista l’indagine in corso ai sensi della Sezione 232. Ad oggi, l’impatto dei dazi può essere assorbito, ma attendiamo ulteriori dettagli sulla loro esatta attuazione. Nel complesso, la direzione è chiara: maggiore controllo degli Stati Uniti sulla catena di approvvigionamento farmaceutica, aumento del gettito fiscale e possibilità di ricorrere a ulteriori dazi ai sensi della sezione 232 come leva nelle discussioni sui prezzi dei farmaci.


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