Società

Il principe Harry è stato accusato di «molestie e bullismo su larga scala»

«Molestie e bullismo su larga scala», a cui si aggiungono «mancanza di rispetto, intimidazioni e misoginia». Sono queste le accuse lanciate da Sophie Chandauka, presidente del consiglio di amministrazione della fondazione benefica Sentebale creata dal principe Harry insieme al principe Seeiso del Lesotho nel 2006 con l’obiettivo di assistere i bambini malati di Aids in Lesotho e Botswana. Secondo quanto riporta il Telegraph le tensioni risalirebbero al 2023, quando nel mese di aprile, in occasione di un evento di beneficenza a Miami, Meghan Markle avrebbe chiesto a Chandauka di spostarsi durante una foto di gruppo. La presidente si trovava al fianco di Harry e questo, come raccontano alcune immagini riprese dalle telecamere, non andava proprio bene a Meghan Markle. Successivamente i rapporti hanno iniziato a deteriorasi e la Chanduka sostiene che sia partita nei suoi confronti una campagna profondamente diffamatoria.

Sophie Chandauka

Sophie Chandauka

Brian Otieno/Getty Images

Nei fatti, quello che è successo è che di recente il principe Harry è arrivato a dimettersi dal suo ruolo di patrono all’interno dell’ente benefica che ha fondato in memoria di sua madre Diana. Insieme a lui si è dimesso anche il principe Seeiso. Ma il duca di Sussex sarebbe pronto a rientrare nel suo ruolo solo a seguito delle dimissioni eventuali di Chandauka, insieme al resto del consiglio. Un brutto pasticciaccio. A quanto pare, Harry sarebbe «profondamente scosso» dalla situazione e «devastato» dalle dimissioni.

Sophie Chandauka dirige la fondazione da due anni e avrebbe accusato il duca di Sussex di averla trasformata in «un’estensione della macchina di pubbliche relazioni dei Sussex», danneggiando così anche la raccolta fondi per i progetti. In particolare, il consiglio di amministrazione si sarebbe scagliato con la Chandauka in seguito alla sua decisione di spostare tutti gli eventi di raccolta fondi in Africa. Ecco perché, dopo i tentativi di rimuoverla dal suo ruolo, Chandauka, che continua ad essere la presidente dell’ente benefica, ha deciso di avviare un’azione legale. Al Daily Mail ha dichiarato: «Sono un’africana che ha avuto il privilegio di un’educazione e una carriera di livello mondiale. Non mi farò intimidire. Devo difendere qualcosa. Difendo quelle altre donne che non hanno i mezzi e le opportunità». La Charity Commission britannica ha avviato un’indagine sulla governance della fondazione.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »