il Parco del Mare è un progetto prevalente sui privati
Respinti altri ricorsi al Tar dei locali del “Triangolone” contro il Comune di Rimini. Il Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia-Romagna con altre due distinte sentenze depositate il 2 settembre, ha respinto altri ricorsi presentati dagli operatori economici attivi nell’area del cosiddetto “Triangolone”, la zona compresa tra piazzale Fellini e largo Boscovich, acquisita dal Comune di Rimini dall’Agenzia del Demanio nel 2017, andando ad aggiungersi agli altri ricorsi respinti a fine agosto e riferiti ad altri locali dell’area.
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Le nuove sentenze del Tar riguardano i locali Coconuts, l’ex Squero e l’ex Da Oberdan, e vanno a completare il quadro delle sentenze già emesse relative ai ricorsi delle società ‘Boomerang’, ‘Il Giardino’, ‘La Buca’ e ‘Peter Pan’ (sia per il compendio del bar che dell’area giochi. Viene affermata la piena legittimità degli atti adottati da Palazzo Garampi in materia di concessioni e gestione del compendio.
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I giudici amministrativi hanno infatti ritenuto inammissibili le contestazioni relative alla titolarità del Comune sull’area, chiarendo che il trasferimento dal Demanio al patrimonio comunale è avvenuto correttamente e con effetto pieno. Hanno inoltre ritenuto infondate le contestazioni sulla natura delle concessioni, respingendo la tesi dei ricorrenti secondo cui i rapporti sarebbero assimilabili a locazioni private e non a concessioni su beni pubblici.
Il Tar ha inoltre rilevato che, col progetto del Parco del Mare, destinato a finalità pubbliche di interesse collettivo, le attività private presenti devono armonizzarsi con la pianificazione complessiva dell’area. Sono state ritenute legittime le linee guida e gli atti comunali che disciplinano i rinnovi annuali o biennali delle concessioni in vista della più ampia opera di riqualificazione urbana del Parco del Mare.
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