Ambiente

Il Papa evoca sue radici astigiane, Piemonte terra del buon vino – In breve

“Come sapete, anche la
mia famiglia ha origini astigiane. Abbiamo radici comuni in
quella terra di Piemonte, che ha dato i natali al vostro
fondatore San Giuseppe Marello. Terra bella, quella, del buon
vino!”. È il saluto del Papa ai partecipanti al XVIII Capitolo
generale della Congregazione degli Oblati di San Giuseppe
(Giuseppini di Asti di San Giuseppe Marello), ricevuti oggi in
udienza. “Senza Gesù non stiamo in piedi!”, ha detto
Francesco a braccio richiamando tre tratti della figura di San
Giuseppe: “Il nascondimento, la paternità e l’attenzione agli
ultimi”. Poi, ancora a braccio, l’invito a “pensare ai propri
peccati: tutti siamo peccatori, ma pensate ai vostri peccati
adesso. Quando voi siete caduti nel peccato era perché non
eravate vicini al Signore. Quello che è vicino al Signore si
aggrappa subito e non cade. La vicinanza al Signore”.
“Non illudiamoci: senza di lui non stiamo in piedi”, il monito
del Papa: “Nessuno di noi, ognuno ha le proprie fragilità e
senza il Signore che ci sostiene non staremmo in pedi. Perciò vi
incoraggio a coltivare sempre una buona vita di preghiera,
attraverso la partecipazione ai Sacramenti, l’ascolto e la
meditazione della Parola di Dio, l’adorazione eucaristica, sia
personale che comunitaria”. “Alle volte noi trascuriamo
l’adorazione”, ha detto Francesco ancora a braccio: “Adorare in
silenzio, lo dovemmo fare tutti, ma per primi noi religiosi”.

   

   

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