Marche

Il papà è morto in un incidente a Loreto, maestre e compagni si autotassano per la piccola Sofia

LORETO «Te iubesc tati». Due cuori che si sovrappongono nel cielo stellato. Così la piccola Sofia ha voluto dire addio al suo papà, scrivendo il suo «ti amo» su un biglietto colorato appoggiato sulla tomba, nel cimitero a Brasov, in Romania, dove Razvan Nicolae Stangaciu, 40 anni, riposa. L’uomo, morto nell’incidente in scooter a Loreto il 5 luglio scorso, con la donazione degli organi ha salvato 6 persone.

Un gesto d’amore che ora per la figlia di 9 anni significa rappresentare il ricordo di quel padre adorato come un eroe. «Lo ha voluto vedere alla camera ardente – ci racconta Elena, mamma di Sofia e moglie di Razvan – ha pianto tanto, gli manca il suo papà. Gli ha lasciato un disegno nella bara e una lettera sulla tomba. Ha fatto volare un palloncino a forma di cuore il giorno del funerale». «So che avrai cura di me, sei un angelo papà, sei nel mio cuore e mi sarai sempre vicino» ha sussurrato la bambina tra le lacrime, abbracciata dai cugini Alexander, Giulia, Natan e Antonia che hanno fatto volare dei palloncini a forma di stella per lo zio. Ma Sofia sta soffrendo tanto, vive quello che nessun bambino dovrebbe. Nella tragedia, questa famiglia è stata avvolta da un abbraccio d’amore.

Le maestre e i compagni di classe di Sofia si sono autotassati per racimolare dei soldini e aiutare la famiglia Razvan a sostenere le spese per la sepoltura. Così hanno fatto gli amici, i colleghi di lavoro in Italia e in Germania, i parenti. «Ci sono stati tutti vicini – conclude Elena – li ringrazio di cuore, non ci fanno sentire sole. Ma vedo che Sofia soffre molto. Erano molto uniti, il papà la portava tutte le mattine a scuola, a danza e nuoto, in moto, stavano sempre insieme. Mi chiede chi starà con lei adesso, sa che suo papà è un eroe perché il suo cuore batte ancora nel petto di un’altra persona e grazie a lui altri possono vivere, ma sa anche che ai compleanni, alle feste, ai balli non avrà più suo papà vicino ed è terribile».

Talita Frezzi

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