Il nuovo presidente di Confindustria Genova Ferrari: “La politica ci ascolti”
Genova. “Alla politica chiediamo di ascoltarci, non chiediamo nulla di particolare. Vogliamo essere ascoltati, la politica deve decidere, però ascolti chi sa come devono essere fatte le cose“. Parte da qui Fabrizio Ferrari, nuovo presidente di Confindustria Genova eletto dall’assemblea che si è tenuta oggi all’Acquario. Presidente di Aitek, azienda tecnologica genovese attiva nel settore dei trasporti, ha già avuto la delega alla transizione tecnologica e oggi siede al vertice dell’associazione nel capoluogo ligure.
“Al centro del mio programma – spiega – c’è la competitività delle imprese, questo è il tema fondamentale. Dobbiamo riuscire a creare le condizioni del contorno perché si possa fare imprenditoria su questa regione e su questa città nel miglior modo possibile. L’impresa e l’industria sono quello che ci permette poi di sviluppare tutto il contesto sociale”.
Il cambio politico al vertice del Comune di Genova non crea fibrillazioni in tema di infrastrutture, almeno nelle dichiarazioni ufficiali: “Il problema è andare sul concreto, confrontarsi su quelle che possono essere le soluzioni migliori. Il tema non è uno contro l’altro, il tema è lavorare insieme affinché in questa città si possa vivere bene, lavorare bene e crescere e riuscire a portare il più possibile giovani in città”.
Di sicuro il momento è complesso per le sfide su scala globale e locale, a cominciare dal dossier ex Ilva: “Ho da imparare molto – ammette il nuovo presidente di Confindustria Genova – devo studiare, devo lavorare con quelle che sono le persone che hanno le competenze sui vari settori. Lasciatemi dare un punta di ottimismo. Tanti presidenti precedenti sono partiti in situazioni favorevoli ed è capitato di tutto. Speriamo che in da una situazione difficile si arrivi a migliorare invece che peggiorare”.
La squadra dei vicepresidenti è composta da Rosa Bifero, Andrea Campora, Andrea Carioti, Beppe Costa, Marco Ghiglione, Vittoria Gozzi e Chiara Piaggio. “Io sono molto contento della squadra – commenta Ferrari -. Ho cercato di fare un mix tra quelle che erano esperienze consolidate nel mondo Confindustria e persone che invece non avevano esperienza, perché mettere insieme le due cose, secondo me, ha un grosso valore. Poi, ovviamente, ho scelto persone che possano dare autorevolezza, competenza per il mestiere, per l’esperienza che hanno sui settori che io non domino completamente, come ad esempio il porto”.