“Il Nobel per la pace 2026 ai bambini di Gaza”: proposta in Puglia
La proposta arriva da Latiano, ed è pronta a farsi ascoltare ovunque. La fondazione “L’isola che non c’è” lancerà la candidatura al Nobel per la pace 2026 ai bambini di Gaza. “Non sono solo vittime – si legge nella lettera con cui vorrebbero avanzare la candidatura – Sono simboli viventi di una speranza resistente, di un’umanità che continua a sopravvivere nonostante l’ingiustizia sistemica e la violenza cieca”. “Nonostante abbiano visto distrutti i propri luoghi, le proprie famiglie e le proprie scuole, questi bambini continuano a disegnare la pace sui muri – continua la lettera rivolta al comitato norvegese per il Nobel – a sognare un futuro migliore, a domandare con le loro voci fragili ciò che agli adulti spesso manca: la capacità di immaginare la riconciliazione”.
L’idea della fondazione in provincia di Brindisi ha ricevuto subito il sostegno di diversi enti istituzionali, fra cui la Federalberghi provinciale e Acli, ed è arrivato anche l’appoggio del presidente Michele Emiliano e della Regione Puglia, dopo che lo stesso governatore aveva chiesto ai dipendenti di interrompere ogni rapporto con i rappresentanti istituzionali del governo Netanyahu: “Raccogliendo le sollecitazioni di cittadini, intellettuali, sindacalisti, studenti e della fondazione “Isola che non c’è”, la Regione Puglia ha deciso di farsi promotrice della candidatura al premio Nobel per la pace dei bambini di Gaza, che in questi anni hanno sopportato il martirio di migliaia e migliaia di loro, per aver difeso l’indipendenza e la libertà del loro Paese”.