il Motomondiale diventa un’esperienza per tutti
La MotoGP non è solo una questione di tempi sul giro, ma un’esperienza carica di pura emozione. Dall’assordante ruggito dei motori il venerdì mattina fino alle qualifiche, passando per la Sprint del sabato e culminando nella gara della domenica, il Motomondiale continua a offrire uno spettacolo senza pari. Milestone torna a raccontarlo con MotoGP 25, un nuovo capitolo che raccoglie l’eredità del suo predecessore, MotoGP 24, considerato uno dei migliori della serie. Il team meneghino prosegue nella sua missione per rendere il gioco più accessibile, perfezionando vari aspetti e garantendo un’esperienza sempre più coinvolgente.
Un po’ di arcade non fa male
La stagione 2025 del Motomondiale è iniziata con un mix esplosivo di emozioni, incidenti spettacolari e duelli al limite. Nella classe regina, Marc Márquez ha attivato l’abbassatore e salutato tutti sin dal primo semaforo, infilando una serie di vittorie da manuale. Il fratello Alex e Pecco sono gli unici finora che sono riusciti a contrastarlo, mentre Quartararo, Acosta, Di Giannantonio, Morbidelli e Bezzecchi faticano a tenere il passo.
La Desmosedici GP25 di Dall’Igna, nelle mani del “Cabroncito”, sembra davvero inarrestabile e sta trasformando il 2025 in una riedizione del suo leggendario 2014, quando dominò qualifiche e gare con una supremazia impressionante. Tutto questo è puro spettacolo, che si rivolge a un target estremamente diversificato. Anche il pubblico di MotoGP è molto variegato: c’è chi cerca un’esperienza di pura simulazione e chi, invece, vuole semplicemente divertirsi senza doversi dedicare troppo alla configurazione della moto o alla memorizzazione dei punti di frenata. Per trovare il giusto equilibrio tra accessibilità e realismo, nasce la modalità Arcade, che offre un gameplay semplificato dove il giocatore si trova a gestire i cosiddetti controlli basilari – acceleratore, freno e piega – e che permette di essere competitivi sin da subito. Non aspettatevi MotoGP 25 in stile Super Hang-On o Honda RVF: affrontare i cordoli con aggressività, tagliare per i prati o approcciare le curve a velocità eccessiva aumenta sempre il rischio di caduta, così come i contatti con gli avversari, che possono mandare a terra i piloti in qualsiasi momento.
La difficoltà adattiva, insieme a sterzo, acceleratore e freno neurale, può essere regolata a piacimento per rendere la sfida più accessibile o impegnativa, oltre all’IA e ad altri parametri. Per gli appassionati della simulazione, Milestone ripropone la modalità Pro, fedele alla sua anima hardcore, con una gestione della moto ancora più tecnica ed esigente capace di far sudare il giocatore come se fosse avvolto nella tuta di Márquez sotto il sole cocente e l’umidità opprimente del GP della Malesia!
Impennate fuori controllo
Al di fuori della modalità Arcade, MotoGP 25 offre una guida più stabile rispetto al precedente episodio, riducendo il rischio di cappottamenti o perdite improvvise dell’anteriore. Questo garantisce un’entrata e una percorrenza in curva più fluida e controllata, nonostante una gestione delle impennate piuttosto bizzarra: domare la Desmosedici GP25, la Yamaha YZR-M1 o l’Aprilia RS-GP richiede un controllo accurato del peso del corpo del pilota.

In molte situazioni, distribuire correttamente il carico tra avantreno e retrotreno è cruciale per mantenere stabilità, soprattutto in fase di accelerazione e uscita di curva. Milestone ha compiuto progressi sul grip, affinando parametri legati alla temperatura e all’usura degli pneumatici. L’anteriore può surriscaldarsi e risentire dell’aria sporca, influenzando sensibilmente l’aderenza. Un maggiore grip, però, non significa libertà assoluta in frenata: anche con gli aiuti attivati, esagerare porta inevitabilmente a finire stesi. Un posteriore stabile e efficace in frenata è essenziale per evitare di saltare come un canguro nelle staccate più impegnative, mentre i passaggi sui cordoli ci sono piaciuti di più rispetto a MotoGP 24.
Un miglior sound
La riproduzione delle moto in MotoGP 25 è ancora una volta di alto livello, grazie all’Unreal Engine 5, che permette di gestirle con grande fedeltà e regala una buona sensazione di velocità (su PS5 il frame rate resta solidissimo). Le livree di MotoGP e delle classi inferiori sono aggiornate, inclusi i numeri dei piloti (sono in arrivo aggiornamenti).
Le animazioni in sella sono state ulteriormente perfezionate, cercando di replicare con maggiore precisione i gesti e i movimenti tipici dei vari Márquez, Martín e degli altri protagonisti del Motomondiale (parliamo dei top rider). Lontano dalla pista, le animazioni pre e post gara restano simili a quelle delle ultime edizioni, senza quel salto di qualità necessario per avvicinarsi allo stile televisivo della MotoGP. Manca, per esempio, la Rider Parade e altri dettagli che potrebbero rendere l’esperienza ancor più autentica. I volti dei top rider continuano a presentare un effetto innaturale, con sorrisi plastici ed espressioni poco credibili. Anche i loro movimenti lontano dalla moto risultano ancora poco fluidi e artificiali. Lo stesso vale per meccanici, ingegneri e altri protagonisti del paddock, la cui resa visiva fatica a trasmettere la giusta autenticità.
Il livello di dettaglio dei circuiti in MotoGP 25 è senza dubbio buono, con una riproduzione fedele delle piste. Alcune simulazioni motoristiche dedicate alle quattro ruote hanno raggiunto – e continuano a stabilire – standard ancora più elevati, ma MotoGP 25 riesce comunque a difendersi bene. Le ambientazioni (tribune, box e scenari circostanti) risultano discretamente curate, così come molti elementi extra-pista. Da rimarcare poi il ritorno di Brno nel calendario del Motomondiale dopo l’assenza dal 2021. Questo storico circuito ha sempre regalato spettacolo e successi ai piloti italiani, in particolare a Max Biaggi che vanta sette vittorie nella classe regina e quattro trionfi in Superbike.

Per garantire una qualità audio superiore, Milestone ha introdotto un nuovo sistema di registrazione con microfoni installati direttamente sulle moto, comprese quelle di Marc Márquez e Fabio Quartararo. Rispetto a MotoGP 24, il suono dei motori è più convicente, mettendo finalmente in evidenza le differenze tra i V4 a 90° e il quattro cilindri in linea della Yamaha. Nonostante gli sforzi, il risultato non riesce ancora a riprodurre completamente la brutalità e la potenza percepita dal vivo durante un evento MotoGP, dove il rombo assordante dei motori e le vibrazioni intense rendono l’esperienza autenticamente unica e travolgente.
Tutti al ranch ad allenarci
La leggenda narra che, al Ranch di Tavullia, Valentino Rossi e Marc Márquez si sfidarono sullo sterrato. Il Dottore voleva una gara amichevole, ma l’alfiere della Honda arrivò con tutta la squadra HRC, trasformando l’evento in una vera competizione. Tra sorrisi e scintille, Valentino vinse, ma la tensione si fece palpabile e la rivalità esplose.

La nuova modalità Race Off porta i giocatori nel cuore dell’allenamento dei piloti MotoGP, ispirato allo stile del celebre Ranch del Dottore, un mix di tecnica, divertimento e un pizzico di follia. Minimoto, Motard e Flat Track diventano strumenti fondamentali per affinare la guida: le prime migliorano precisione e controllo, le seconde sviluppano reattività e gestione della moto, mentre le terze affinano la sensibilità sull’acceleratore e la padronanza del posteriore in curva. Un’esperienza da vivere in due nuove location e quattro tracciati originali (al momento), con tre modelli fisici differenti che assicurano gare caotiche, voli spettacolari, tagli di curve incredibili, contatti in stile Supercross e penalità senza esclusione di colpi. Un’aggiunta davvero riuscita, che ci auguriamo venga ampliata con nuovi tracciati in futuro.
Le curve a sinistra di Marc
Nelle ultime annate l’IA ha fatto passi avanti, abbandonando traiettorie rigide per adattarsi in tempo reale ai movimenti del giocatore. Milestone ha cercato di replicare fedelmente gli stili di guida, anche negli errori: El Diablo può perdere il posteriore in una staccata troppo rischiosa, Pedrito e Marc finire per prati dopo aver dominato la gara. Cosa manca? La gestione strategica delle gare meriterebbe maggiore attenzione, soprattutto per aspetti come il surriscaldamento dell’anteriore e l’influenza dell’aria sporca che vanno tanto di modo sulle MotoGP attuali.
Quello che manca, anche a livello estremo, è una maggiore personalizzazione degli stili di guida: Márquez eccelle nelle curve a sinistra, Binder è un combattente instancabile, mentre Viñales rimane imprevedibile. Se l’IA riuscisse a enfatizzare meglio queste differenze, l’esperienza sarebbe ancora più realistica. Gli avversari virtuali in MotoGP 25 non esitano a sfiorare il giocatore e a dare colpetti di carena con staccate al limite, rendendo le battaglie ancora più intense. Al 120%, l’IA in modalità Pro è spietata, rifilando diversi secondi al giro, mentre in Arcade resta battibile. Necessita ancora di qualche ritocco, ma siamo certi che Milestone apporterà miglioramenti.
La Carriera svolta per davvero
MotoGP 25 amplia la modalità Carriera, offrendo maggiore libertà e profondità. I giocatori possono scalare dalle Moto3 alla MotoGP, mentre i Turning Points influenzano rapporti con team, avversari e sponsor, con rivalità che si sviluppano anche sui social network, senza dimenticare le polemiche per le penalità degli steward. Il mercato piloti è più dinamico, permettendo negoziazioni e sfide interne per ottenere un posto migliore. Lo sviluppo della moto ora dipende dai test in pista e dal Debriefing, offrendo la possibilità – finalmente – di riportare al vertice costruttori storici come Yamaha o Honda, sfidando l’invincibile armata Ducati.
Per affinare le abilità e la condizione del proprio alter ego, la modalità permette di utilizzare minibike, motard e flat track per replicare gli allenamenti reali dei piloti. La modalità è giocabile sia in Arcade che in Pro, adattandosi a ogni stile di gioco. Un dettaglio apprezzato dalla community: Martín tornerà a utilizzare il numero 89 in caso di mancata conquista del titolo mondiale: questo meccanismo resterà valido in tutte le stagioni. Milestone ha arricchito la modalità Carriera, rendendola più avvincente e profonda, un lavoro che ci ha colpito positivamente. La possibilità di riportare al titolo costruttori come Yamaha, Honda, Aprilia e KTM aggiunge varietà e strategia, offrendo ai giocatori la libertà di riscrivere la storia della MotoGP. I menu di gioco sono ben strutturati, mentre la personalizzazione del pilota resta simile al passato, con la possibilità di scegliere caschi, numeri, adesivi e altro ancora. Ritorna lo split screen, insieme al cross-play online, alle Ranked Races e alla LiveGP Championship, garantendo un’esperienza multiplayer solida.
L’Academy aiuta a padroneggiare i comandi, mentre le modalità Campionato, Gare singole e Time Attack completano l’offerta. Insomma, il carrozzone del Motomondiale è al gran completo, con la Moto-E in arrivo tramite aggiornamento, pronto a soddisfare tutti gli appassionati. La telecronaca di MotoGP 25 non ha subito grandi cambiamenti, con gli interventi di Guido Meda ancora limitati e l’assenza di una vero e proprio commento durante GP e prove. Inoltre, mancano Sanchini, Triolo e gli altri membri di Sky.
Source link