Il mondo della lirica piange Francesco Ernani, direttore dei massimi teatri d’opera e Ciriachino d’oro
ANCONA Portava sempre nel cuore la sua Ancona, dov’era nato nel 1938. Francesco Ernani, personaggio di spicco nel mondo dello spettacolo lirico, direttore e amministratore dei massimi teatri d’opera italiani, era sempre rimasto legato alla città natale. Era nato e cresciuto alle falde del Cardeto, in via Indipendenza, dove, bambino, aveva assistito agli orrori della guerra. Poi, la vita l’aveva portato altrove. Si è spento ieri a 87 anni a Verona, dove viveva.
La carriera
Entrato all’Arena di Verona nel 1971, come direttore amministrativo, aveva poi scalato i gradini di una bella carriera, che l’aveva portato a ricoprire il ruolo di direttore del personale e segretario generale alla Scala di Milano, dal 1975 al 1986. Era poi tornato all’Arena come sovrintendente, dov’era rimasto fino al 1990. A Verona aveva stabilito la residenza definitiva. Ha poi guidato il Teatro dell’Opera di Genova e il Maggio Musicale Fiorentino, è stato quindi soprintendente dell’Opera di Roma dal 1999 al 2009. «Anni d’oro – commenta Vincenzo De Vivo, direttore artistico della stagione lirica alle Muse – durante i quali ho avuto il privilegio di collaborare con lui in occasione di due spettacoli indimenticabili, a Piazza del Popolo: il Don Giovanni con la voce narrante di Gigi Proietti, nel 2002, e Il flauto magico, raccontato da Claudio Bisio, nel 2004». Continua De Vivo: «Ernani era un soprintendente illuminato, non solo attento a far quadrare i conti, ma capace di governare i rapporti tra direzione e sindacati, in anni cruciali, di passaggio dagli enti alle fondazioni liriche. Il teatro perde un grande amministratore e una bella persona». A Francesco Ernani, che per capacità e onestà è stato anche presidente dell’Associazione internazionale dei Teatri Lirici dal 1990, Ancona ha attribuito il Ciriachino d’oro nel 2004. «Sono molto felice, da anconetano e da marchigiano, per questo riconoscimento, che mi è stato annunciato dall’assessore Antonio Luccarini», aveva detto il soprintendente Francesco Ernani al Corriere Adriatico, raggiunto per telefono, mentre era al Bolshoi di Mosca, in missione per il Teatro dell’Opera della Capitale. Aveva successivamente ritirato di persona l’onorificenza. «Una persona elegante e sobria. Insieme avevamo rievocato – ricorda con rimpianto il prof Luccarini – l’infanzia anconetana, nei luoghi in cui io stesso sono cresciuto». Il nome di Ernani era circolato come possibile direttore artistico della stagione lirica alle Muse. Nel 2009, durante la sindacatura di Fiorello Gramillano, il suo nominativo era stato proposto, in sostituzione di quello di Alessio Vlad, da un gruppo di consiglieri.