Lazio

il mistero della morte di Adriano Gneo

Un volo nel vuoto, un misterioso debito, una lite finita nel sangue. È giallo sulla morte di Adriano Gneo, 48 anni, trovato senza vita martedì 2 luglio sotto la sua abitazione di via Pietro Cardella, nel quartiere romano di Grotte Celoni.

A distanza di giorni, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio. Nel registro degli indagati è finito un uomo di 59 anni, P.R., amico e presunto creditore della vittima.

Secondo le prime ricostruzioni, Gneo avrebbe avuto un acceso scontro con P.R., culminato in un inseguimento fino alla terrazza condominiale. È da lì che il 48enne è precipitato nel vuoto: un volo che gli è costato la vita. Ma è stato davvero un suicidio, come sostiene l’uomo? Oppure Gneo stava fuggendo da qualcosa – o da qualcuno?

A complicare il quadro, ci sono i risultati dell’autopsia autorizzata dalla sostituta procuratrice Claudia Alberti: il corpo di Gneo presentava lesioni compatibili con una colluttazione e un foro su un gluteo, verosimilmente provocato da un colpo di pistola soft air. Un’arma identica è stata trovata nell’abitazione di P.R. durante la perquisizione.

immagine di repertorio

Il movente ipotizzato dagli inquirenti sarebbe un debito da 60.000 euro, contratto da Gneo proprio con il 59enne. Debito per il quale, secondo gli investigatori, erano già volate parole grosse.

Lo stesso P.R., prima della tragedia, si era presentato a casa della vittima parlando con il padre e facendo pressioni per il rimborso. Alcuni bonifici effettuati da Gneo dal conto del 59enne, apparentemente per effettuare pagamenti per conto di quest’ultimo, sarebbero finiti altrove.

P.R. sostiene che Adriano avesse già saldato gran parte del debito e che quel pomeriggio, dopo una discussione, si sia tolto la vita volontariamente. Una versione che, però, lascia più di un dubbio alla Procura.

Nella casa dell’indagato sono stati sequestrati computer, carte elettroniche e documenti. Tutto materiale ora al vaglio degli inquirenti, che vogliono fare chiarezza su una vicenda intricata, fatta di soldi, amicizia e forse tradimenti. Le indagini continuano, senza escludere nessuna ipotesi.

Nel frattempo, sui social, si moltiplicano i messaggi di cordoglio di chi conosceva Adriano. “Sempre disponibile, un amico vero”, scrive qualcuno. Ma su quella terrazza, quel 2 luglio, qualcosa è andato terribilmente storto.

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