Mondo

Il missile ipersonico testato nel “tunnel esterno”: cosa sappiamo dell’arma segreta di Pechino


Il missile ipersonico testato nel "tunnel esterno": cosa sappiamo dell'arma segreta di Pechino

In concomitanza con la cerimonia d’insediamento di Donald Trump dalla Cina arriva una notizia da monitorare con la massima attenzione. Pare, infatti, che alcuni scienziati cinesi siano riusciti a sottoporre un missile aria-aria ipersonico a test di resistenza del calore estremo per soddisfare i requisiti dell’aeronautica militare dell’Esercito Popolare di Liberazione (PLA) del Dragone. I dettagli sono scarsi e l’intero dossier è ancora avvolto nella nebbia. Sappiamo soltanto che si tratta della prima conferma ufficiale dell’esistenza di questa misteriosa arma che potrebbe rappresentare una minaccia senza precedenti per gli aerei da guerra statunitensi, compreso il bombardiere stealth B-21. Per saperne di più è utile leggere un articolo sottoposto a revisione paritaria e pubblicato sulla rivista cinese Equipment Environmental Engineering, dove troviamo qualche informazione sulle valutazioni finali dei prototipi dei suddetti missili a grandezza naturale sperimentati in una particolare galleria del vento ad arco.

Il nuovo missile della Cina

La galleria del vento riscaldata ad arco può funzionare ininterrottamente per un’ora o più, ma a causa del suo enorme consumo di energia, è super costosa da gestire. Di conseguenza, viene utilizzata principalmente per le missioni spaziali più impegnative, come la simulazione dell’atterraggio della navicella spaziale Tianwen-1 su Marte. “Riscaldando il gas con un arco elettrico, questo tipo di tunnel può generare flussi di aria calda che raggiungono migliaia o decine di migliaia di gradi Celsius“, ha scritto nel documento il team del progetto, guidato dagli scienziati Cheng Gong e Huang Yimin della China Airborne Missile Academy (CAMA). Situata a Luoyang, nella provincia di Henan, e affiliata all’Aviation Industry Corporation of China, CAMA è il principale sviluppatore e fornitore di missili aria-aria per l’aeronautica militare cinese.

Il PLA ha presentato diverse armi ipersoniche con velocità superiori a Mach 5, che possono però colpire solo bersagli terrestri o marittimi che si muovono relativamente lentamente. Cosa sappiamo, dunque, del missile testato nella misteriosa grotta? Cheng e Huang non hanno rivelato l’arma esatta in fase di test, ma hanno spiegato che l’intero missile doveva essere in grado di resistere a un’esposizione prolungata a temperature superiori a 1.200 gradi Celsius.

Questo, in poche parole, significa che non solo la parte anteriore, ma anche altre parti del missile, incluso il motore, devono essere dotate di sistemi di protezione termica completi ed efficienti. Secondo alcune stime di ricerca, temperature complessive così elevate equivalgono al volo del missile a circa Mach 9 per un periodo prolungato ad alta quota.

L’arma segreta del Dragone

Il South China Morning Post ha scritto che quest’arma segreta incrementerà la pressione sui rivali della Cina. Se, infatti, quanto scritto sopra dovesse essere confermato, e considerando che il raggio di rilevamento dei principali sistemi di allarme missilistico aviotrasportati è inferiore a 10 chilometri, significa che, dal momento in cui suona l’allarme all’arrivo del nuovo missile cinese sparato, i piloti nemici avrebbero meno di quattro secondi per reagire al nuovo jolly del Dragone. Maggiore è, infatti, la velocità di un missile, più difficile è virare, soprattutto quando si mira a un aereo che si muove molto più velocemente di veicoli terrestri o navi.

Il motivo principale per cui i Paesi occidentali, compresi gli Stati Uniti, non possiedono ancora tali armi è il problema del calore. “Durante il volo ipersonico i missili aria-aria sperimentano ambienti termici aerodinamici estremi“, hanno scritto Cheng e i suoi colleghi. Il missile deve costantemente adattare la sua altitudine di volo quando insegue un bersaglio, il che comporta “rapidi cambiamenti nella temperatura superficiale nel tempo in diverse parti“. “Di fronte a impatti estremi del flusso di calore, i missili aria-aria possono subire danni termici, deformazioni strutturali e persino distruzione.

Come simulare efficacemente questo ambiente termico aerodinamico complesso e transitorio a terra è diventato uno dei problemi chiave per garantire il servizio sicuro del sistema di protezione termica”, hanno scritto gli scienziati cinesi.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »