Il mio primo impatto con la PS2? Devastante e indimenticabile
Non si tratta soltanto della console più venduta di sempre ancora oggi: PlayStation 2 è stata un vero pezzo di vita per tantissimi giocatori che ebbero modo di viverla nel pieno della sua generazione, una grandissima amica che ha regalato emozioni incredibili e ricordi indimenticabili.
Chi vi scrive aveva già 10 anni quando mise mano sopra la sua prima PS2: ai tempi ero un giocatore legato prevalentemente a Nintendo e le sue piattaforme, dallo SNES al Nintendo 64 passando per i vari Game Boy, e l’epoca della prima PlayStation l’ho vissuta in realtà in maniera molto marginale avendola del resto recuperata soltanto nel pieno del 2000. Già l’anno dopo PS2 entrò in casa mia, ma ai tempi ricordo quanto divenne grande la mia curiosità nei confronti del monolite nero e dei suoi giochi unici che non potevo trovare sulle piattaforme della Grande N.
A quei tempi ero in fissa soprattutto con Tekken 3 su PS1, ancora oggi uno dei miei giochi preferiti di sempre, e di fatto sapere che su PS2 esisteva Tekken Tag Tournament fu la scintilla che mi convinse a chiedere come regalo di Natale proprio la seconda console Sony, in quell’ormai lontanissimo 2001. Ebbene, il primo contatto con la mia PS2 fu semplicemente magico: già solo l’accensione era sufficiente per restare stregati, restando poi affascinato dal menù principale e quel suono in sottofondo che sembrava imitare il rumore del mare che si infrange a riva. E una volta inserito il disco di Tekken Tag Tournament quella magia divenne ancora più forte, rimanendo totalmente rapito dalla sua spettacolare intro e iniziando poi a giocare restando a bocca aperta di fronte a una grafica che mi sembrava impossibile da replicare. Allora il passaggio da una generazione all’altra era davvero rivoluzionario: tra PS1 e PS2, così come anche tra N64 e GameCube, c’era davvero un abisso in termini tecnologici e di possibilità ludiche e concettuali, e dunque era inevitabile restare così impressionati da ciò che passava su schermo sulle nuove console ben diverse dalle precedenti. Un impatto che oggi, per forza di cose, è diventato praticamente impossibile da replicare.
Il monolite nero è stato il simbolo principale della mia adolescenza, e nel corso degli anni ho potuto consumare tutti i migliori giochi mai pubblicati su PS2 conservandone ricordi indelebili. Una console devastante, non solo appena comprata ma anche lungo il cammino grazie a capolavori imprescindibili e impossibili da ripetere.
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