Il ministro Urso: «Ok all’Aia per l’ex Ilva, l’impianto è salvo»
Rilasciata l’Aia per l’ex Ilva. Un messaggio di speranza per l’industria siderurgica italiana arriva direttamente dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: «Taranto continuerà, lo stabilimento è salvo. La siderurgia italiana è salva, l’industria italiana può ancora avere l’acciaio».
TARANTO – Una boccata d’ossigeno per l’industria siderurgica italiana e per l’intera città di Taranto: concessa l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per l’ex Ilva, lo storico stabilimento simbolo della produzione d’acciaio in Italia. A darne notizia, ieri (17 luglio), è stato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenuto al congresso della Cisl, con parole che suonano come un segnale di speranza per il futuro dell’industria nazionale.
Il ministro Adolfo Urso: «Ok all’Aia per l’ex Ilva, l’impianto è salvo»
«Mi è appena arrivato il messaggio che l’Aia è stata rilasciata pochi minuti fa. Taranto continuerà, lo stabilimento è salvo. La siderurgia italiana è salva, l’industria italiana può ancora avere l’acciaio», ha dichiarato Urso con fermezza, sottolineando il valore strategico dell’impianto e dell’intero comparto.
Il limite di produzione e le prescrizioni ambientali
La nuova autorizzazione, definita “ponte”, introduce un limite di produzione di sei milioni di tonnellate annue per un periodo di 12 anni, accompagnato da un rigoroso pacchetto di 470 prescrizioni ambientali. Un insieme di vincoli e controlli dettagliati, nati per recepire integralmente le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). L’obiettivo? Garantire la tutela della salute pubblica e dell’ambiente, ma senza compromettere la continuità produttiva. L’Aia, infatti, sarà temporanea e soggetta a una revisione a partire da agosto, in base all’accordo di programma interistituzionale in corso. Per alcune prescrizioni si applicheranno i valori dell’Aia vigente per circa sei mesi, in attesa di ulteriori dati e approfondimenti tecnici.
Occhio attento alla sostenibilità e alla salute dei cittadini
Questa decisione rappresenta un punto di svolta dopo anni di incertezze e tensioni sul futuro dello stabilimento, che ha sempre rappresentato un pilastro fondamentale per l’economia locale e nazionale. La conferma che l’ex Ilva possa continuare a operare – seppur sotto stretto monitoraggio ambientale – rilancia il settore siderurgico italiano e conferma la volontà politica di sostenere un’industria chiave, in un momento in cui il Made in Italy rischia di perdere terreno nei mercati globali. Taranto, dunque, non si arrende e punta a riconquistare un ruolo centrale nel panorama industriale italiano, con un occhio attento alla sostenibilità e alla salute dei suoi cittadini.
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