Il Milan pareggia 1-1 a Bergamo con l’Atalanta e scivola a -3 dalla vetta
BERGAMO – La fotografia della partita del Milan a Bergamo è Leao che sbuffa e sbraccia al centro del campo, ciondolante, con la testa bassa. Rafa si è nascosto per un tempo, poi è stato lasciato negli spogliatoi da Allegri («ha avuto un problema all’anca, non stava benissimo e ho preferito toglierlo»). Il pareggio che il Diavolo ha portato via da Bergamo non è un’occasione persa ma un punto guadagnato, in coda a una partita di sofferenza e fatica, in cui l’Atalanta — imbattuta ma giunta al settimo pari su nove gare — ha riproposto pregi e difetti mostrati in questi primi mesi di gestione Juric: la squadra crea tanto, ma concretizza pochissimo. Anche per questo è stata singolare la scelta del tecnico croato di lasciare per tutta la gara in panchina i due centravanti, Scamacca e Krstovic. Non ha avuto abbastanza coraggio, eppure il Milan nel finale si è limitato a difendere l’1-1.


Milan a -3 dalla vetta, ma il pari va accettato
Ricci ha trovato il primo gol in rossonero, un tiraccio deviato da Ederson dopo 4’, poi Lookman si è risvegliato dal torpore con una fiondata sotto la traversa di Maignan che ha rimesso in carreggiata la Dea. Che è sembrata tante volte vicina al colpo del ko, ma non ha mai saputo sferrarlo. Le partite che non si possono vincere vanno pareggiate, ripete spesso Allegri. Così il risultato di stasera, il terzo pareggio nelle ultime quattro, può essere accolto senza storcere il naso: il Milan resta in alto in classifica, aggancia temporaneamente la Roma (che domenica sarà a San Siro) ma scivola a -3 dal Napoli capolista. Per sognare serve qualcosa in più.
Panchina corta, anche Modric in riserva
Pure stasera quando Allegri si girava verso la panchina trovava solo cinque giocatori di movimento: in una rosa volutamente corta gli infortuni sono diventati un problema. Anche perché chi è sano deve tirare la carretta oltre le proprie forze. Nel finale Modric ha frenato Pasalic aggrappandosi alla sua maglia, stremato: il croato è in riserva, per la prima volta ha mostrato i suoi 40 anni. Pure Gimenez, di nuovo disastroso, ha chiesto il cambio per un problema alla caviglia. L’Atalanta nella ripresa ha abbassato i ritmi, ma il Milan non ha avuto le forze (e gli uomini) per approfittarne).
Atalanta arrembante
L’arrembaggio dei bergamaschi è iniziato dopo il gol di Ricci. Juric ha schierato la Dea senza centravanti, con l’avvelenato ex De Ketelaere a inventare per il redivivo Lookman e Pasalic. La marea nerazzurra ha rapidamente fatto annaspare il Diavolo, graziato dagli errori di Ahanor. La partita del ragazzo su cui ha messo gli occhi il ct Gattuso — in tribuna con Sofia Goggia — è stata comunque positiva: ha gamba e intraprendenza. Il suo errore peggiore è stato il preludio alla rete di Lookman, accolto dall’ovazione dei tifosi che gli hanno perdonato l’estate tumultuosa. Il nigeriano, che non segnava dal 12 maggio, ha danzato sulla linea del fuorigioco e ha fulminato Maignan, in un’azione che ha fatto disperare Allegri per il pallone prima recuperato e poi perso da Modric. Max ha applaudito vistosamente i tentativi di rialzare la testa dei suoi, ma era visibilmente contrariato. Soprattutto da Leao, che infatti dopo il primo tempo ha lasciato negli spogliatoi.
Nkunku non fa meglio di Leao
Una mossa che ha scosso un po’ il Milan, e non tanto per il contributo fornito da chi ha preso il posto di Rafa, l’evanescente Nkunku. I rossoneri hanno alzato il baricentro e hanno costruito qualche azione pericolosa, complice anche le batterie dell’Atalanta che sono andate affievolendosi. L’Atalanta ha rapidamente ripreso possesso del ring, ma Juric ha inspiegabilmente fatto tardi i cambi e lasciato in panchina le due punte, Scamacca e Krstovic. La Dea ha continuato a far possesso palla però vuoto, affidandosi a estemporanee giocate come un tiro dal limite di Zappacosta su cui Maignan si è esibito in una parata scenografica. Per ritrovarsi di nuovo, al fischio finale, con un pugno di mosche in mano.
Atalanta-Milan 1-1 (1-1)
Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi 6 – Kossounou 6.5, Hien 6.5, Ahanor 6 (26’ st Djimsiti 6) – Zappacosta 6.5, Ederson 5.5, De Roon 5.5 (20’ pt Brescianini 6), Bernasconi 5.5 (26’ st Bellanova 6) – Pasalic 6 (37’ st Samardzic sv) – De Ketelaere 6.5 (37’ st Musah sv), Lookman 7. All. Juric 6.
Milan (3-5-2) Maignan 6.5 – Tomori 5.5, Gabbia 6, Pavlovic 6 – Saelemaekers 5.5 (45’ st Athekame sv), Fofana 6.5, Modric 5.5, Ricci 6.5, Bartesaghi 5.5 – Gimenez 5 (17’ st Loftus-Cheek 6), Leao 5 (1’ st Nkunku 5.5). All. Allegri 6.
Arbitro: Doveri 6.
Reti: 4’ pt Ricci, 35’ pt Lookman
Note: ammoniti Gimenez, Modric, Gabbia, Brescianini.
Spettatori: 23.157.
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