Il Louvre riapre dopo il furto: continua la maxi caccia ladri dei gioielli della Corona
Il Louvre ha riaperto oggi – 22 ottobre – le sue porte al pubblico. Alle 9 in punto lo staff del museo ha dato il via alla giornata. Come se nulla fosse successo. Oggi turisti, appassionati d’arte e semplici curiosi potranno rimettere piede dentro uno dei musei più famosi del mondo. E i visitatori non mancano, alcuni erano in fila già da un’ora. La direzione del museo ha fatto sapere che alcune “parti sono inaccessibili al pubblico” come la Galleria Apollo, luogo del furto.
Continua la caccia ai quattro ladri che domenica scorsa hanno portato a termine un furto degno di Arsenio Lupin. In solo sette minuti hanno portato via nove gioielli della Corona francese dal valore di 88 milioni di euro: “Una cifra spettacolare” l’ha definita il procuratore della capitale francese Laure Beccuau, ma “non è nemmeno paragonabile con il danno storico“. Poi la promessa. I ladri “non l’avranno vinta“.
Dal ministero dell’Interno Laurent Nuñez ha fatto sapere ai microfoni di Europe 1 che “l‘inchiesta va avanti“, spiegando che le indagini sono state affidate alla Brigata di Repressione del Banditismo e all’Ufficio centrale di lotta contro il traffico di beni culturali.
Al momento è una vera e propria caccia all’uomo, ma dei malviventi non c’è traccia. Sono cento i gendarmi e poliziotti che sono stati mobilitati in una lotta contro il tempo. Sì, perché più tempo passa, minore sarà la probabilità di ritrovare il bottino. Dopo il momento di indignazione generale, arriva infatti la polemica sulla sicurezza dei musei. La ministra della Cultura Rachida Dati davanti all’Assemblée Nationale ha ripetuto che gli allarmi del Louvre sono scattati, negando ogni “disfunzione“. Poi la smentita della direzione del Louvre dopo le pubblicazioni di Le Canard Enchainé, secondo cui le teche in cui erano esposti i gioielli sarebbero state meno robuste di quelle che c’erano diversi anni fa. Per i responsabili del museo, è tutto il contrario: quelli vecchi erano sistemi “obsoleti” che mettevano addirittura in pericolo i gioielli con i loro meccanismi.
Le indagini continuano. Al momento la Police Nationale ha trovato un gilet abbandonato che verrà analizzato. Secondo alcune informazioni ci sarebbero tracce di Dna. Cu sarebbero delle novità sul montacarichi usato per accedere alla Galleria Apollo.
Secondo gli inquirenti sarebbe stato rubato alcuni giorni prima in una banlieue di Parigi al proprietario che l’aveva messo in vendita su una piattaforma di commercio tra privati. Anche sul mezzo ci sarebbero impronte e tracce degli ultimi utilizzatori che avevano tentato, invano, di incendiarlo prima di fuggire in modo tale da cancellare ogni traccia.
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