Emilia Romagna

il libro “Si è mossa la città” di Bosello


Una città intera che si muove, insieme alla sua squadra del cuore. È questo il cuore pulsante di Bologna. Si è mossa la città, il nuovo libro edito da Edizioni Minerva che racconta con parole e immagini la stagione 2024-2025 del Bologna FC, un’annata semplicemente straordinaria. Un racconto emozionante, corale, fatto di voci, volti, esultanze e memorie, che rimarrà inciso per sempre nella storia del club e nel cuore dei suoi tifosi.

Il volume è stato scritto da Leo Bosello, giovane giornalista e voce ufficiale delle radiocronache del Bologna su Nettuno Bologna Uno, e arricchito dagli scatti di tre grandi fotografi sportivi: Maurizio Borsari, Michele Finessi e Gianni Schicchi, testimoni silenziosi e attenti di ogni azione, abbraccio, trionfo e lacrima.

Il titolo del libro – che richiama con delicatezza una celebre canzone legata all’identità cittadina – non è casuale. Bologna si è davvero mossa, nell’anima e nel corpo, in un anno che ha visto il club tornare a vincere dopo mezzo secolo, con una Coppa Italia sollevata all’Olimpico nella “Sera dei Miracoli”. Un 1-0 contro il Milan firmato da Ndoye, diventato simbolo di una rinascita collettiva. Ma come nasce questo libro? Ce lo racconta proprio l’autore, Leo Bosello.

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Hai seguito tutta la stagione del Bologna e ora l’hai raccontata in un libro molto apprezzato. Che esperienza è stata?

È stato bellissimo. Il libro sta avendo un grande successo e ne sono felicissimo. Racchiude le immagini più significative della stagione, accompagnate dai miei testi. È nato da un’intuizione dell’editore Roberto Mugavero di Minerva, che ha voluto cavalcare l’entusiasmo contagioso dei tifosi dopo un’annata incredibile. È un racconto visivo e narrativo che fa rivivere emozioni forti, condivise da tutta la città.

Cosa rende unico questo volume rispetto ad altri dedicati al calcio?

La particolarità è che accanto alle foto delle partite e dei gol più importanti, ci sono i virgolettati delle mie radiocronache andate in onda su Nettuno Bologna Uno. Non si tratta di semplici didascalie, ma delle emozioni autentiche, urlate in diretta, che oggi rivivono sulla carta. Ho potuto unire il mio parlato e il mio modo di raccontare con la scrittura: una cosa nuova per me, e davvero speciale.

Il libro esce in un momento in cui l’entusiasmo per il Bologna è altissimo…
Sì, è stato un anno irripetibile. Penso soprattutto alla Coppa Italia: un trofeo che mancava da 51 anni. Tanti tifosi non avevano mai vissuto una vittoria simile. È stata un’esplosione di felicità collettiva. Il libro nasce anche da questo clima, e ne è in parte figlio. Il riscontro che sta avendo è lo specchio di un legame fortissimo tra squadra, città e pubblico.

Che effetto ti fa sapere che un editore come Minerva ha puntato su di te per questo progetto?
È qualcosa che mi commuove ancora. Minerva ha scommesso su un giovane che racconta il calcio alla radio con passione. Da bambino ascoltavo le partite in radio, ora le racconto io, e addirittura le scrivo. È un sogno che si realizza ogni giorno. Raccontare il Bologna è un privilegio, ma farlo in un libro che rimarrà nel tempo… è un onore enorme.

Che cosa si può sognare per il futuro, dopo una stagione del genere?

Tantissimi tifosi sognano l’Europa League fino in fondo, magari la finale a Istanbul. Immobile, in conferenza stampa, ha detto scherzando che vorrebbe tornarci… ma con la maglia del Bologna! Certo, l’estate porta anche timori: il mercato potrebbe portare via alcuni protagonisti. Ma l’ambizione resta altissima.

Però la base sembra solida…

Lo è. La società ha costruito un’identità forte. Il gruppo è compatto, l’allenatore Vincenzo Italiano è stato confermato e rappresenta un punto fermo fondamentale. In un’estate in cui tante big stanno cambiando panchina, Bologna manda un messaggio chiaro di continuità e visione. Se riusciremo a qualificarci di nuovo in Europa, anche attraverso la Coppa Italia, significherà che il progetto non è un caso, ma una realtà destinata a durare.

Possiamo chiudere con il grido dei tifosi?
Certo. Forza Bologna! Sempre.

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